quel che che ci porta l'autunno
Piogge anomale e nasi tappati. Briciole di foglie ingiallite e castagne seccate troppo presto, scarpe da lucidare e poi rinchiudere in scatole di cartone. Occhi che bruciano la mattina. Capelli da tagliare, unghie da tagliare, storie da tagliare. Vento che sa di montagna, falene che non vogliono morire, musica nuova da sentire. E poi pizze fredde il sabato mattina, cervicale che ti sussurra nel collo, schede sd zeppe di foto, suole che scivolano sul marmo del corso, odore di frittelle, legna da bruciare, luci arancioni, canzoni senza passioni, nylon che scintilla elettrostatico, nuvole rosa macchiate di smog, aperitivi col cappotto, guanti da perdere, sciarpe da perdere, tempo da perdere e tempo già perso.
Che stagione del cazzo.
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