In tempi di demagogico -e giustificato- accanimento ai privilegi della 'Casta' politica nostrana, si sprecano le catene sant'antoniane che denunciano benefici, vantaggi, immunità e provvidenze varie con cui i nostri rappresentanti politici mitigano le privazioni loro imposte dalla dura vita parlamentare.
L'ultima, indignatissima mail m'è giunta dal compagno di merende
Conte Oliver e denuncia le pensioni d'oro con cui molti ex-parlamentari della passata legislatura si consoleranno dopo la trombatura subita nelle consultazioni dell'aprile scorso.
Ne stralcio di seguito i più significativi:
Alfonso Pecoraro Scanio | (Verdi) | 8.839 euro |
Franco Giordano | (rifondazione) | 6.203 euro |
Enrico Boselli | (Socialisti) | 7.959 euro |
Oliviero Diliberto | (Comunisti) | 7.959 euro |
Ciriaco De Mita | (Rosa Bianca) | 9.363 euro |
Alfredo Biondi | (Forza Italia) | 9.604 euro |
Vincenzo Visco | (PD) | 9.363 euro |
Stefano Morselli | (Destra) | 8.164 euro |
Maurizio Ronconi | (UDC) | 6.203 euro |
Fausto Bertinotti | (Rifondazione) | 7.959 euro |
Clemente Mastella | (Udeur) | 9.604 euro |
Franco Giordano | (rifondazione) | 6.203 euro |
All'elenco vanno poi aggiunti altri 51 specialisti della pensione adamantina, appartenenti a varie formazioni politiche "sbarrate" dalle ultime elezioni. Il conto finale ammonta (ammonterebbe) a circa
405.818 euro lordi. Mensili, of course, e garantiti
vita natural durante.
Vanno (andrebbero) poi aggiunte le liquidazioni di fine mandato di vario titolo e grado: si racconta, ad esempio, di 337.068 euro euro piovuti nelle tasche di Angelo Sanza, ex parlamentare in forza UDC; o di 307.328 euro destinati ad alleviare le delusioni elettorali di Clemente "er panza" Mastella.
Tirate le somme, i bilanci 2008 delle Camere alla voce 'vitalizi' snocciolano cifre da far tremare i polsi e girare i coglioni: 139,2 mln di euro per Montecitorio e 75,7 mln di euro per palazzo Madama.
Rabbrividiamo.
Non so fino a che punto queste cifre corrispondano alla realtà e quanto invece ci abbia giocato la demagogia dell'antipolitica, ma una cosa è certa: la
bulimia autoremuneratoria è ormai l'unica qualità veramente bipartisan della nostra classe politica.