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Socialità un tanto al chilo
Di SuperCirio addì 24/09/2008 @ 20:12:41, in Cose Di Cui Non Mi Intendo, linkato 1139 volte)
Dopo lungo e faticoso sperimentare, sono giunto alla conclusione che Facebook è la più grande cagata del web 2.0.
Milioni di persone che si accalcano intorno a contenuti spesso inconcludenti, frivoli o del tutto inutili. Decine di tool per nerd rincoglioniti o adolescenti in fregola, giochini sfigati, dashboards onniprensenti dove tutti si affannano a raccontare i propri cazzacci, ci postano foto sgranate oppure, sulla scia di quell'altra enorme cazzata che è Twitter, ti raccontano attimo per attimo le loro faccende. Ma chissenefrega, caro il mio facebookiano, di sapere cosa stai facendo in ogni momento della tua vita? Se stai scopando son contento per te, se stai morendo ti dedicherò un istante di silenzio... però non assillarmi con la cronaca minuziosa della tua giornata, perchè di banalità ne è già fin troppo piena la mia.

La faccenda degli "amici" poi è il massimo della stronzata, l'epigono delle fesserie su cui si è costruito Facebook. Quant'è ridicola la frenesia collettiva nell'autoaggregarsi per allungare a dismisura l'elenco degli "amici", manco fosse l'uccello!
E per rastrellare pletore di presunti "amici" non servono particolari doti di socialità e simpatia: basta solo avere del tempo da perdere a cliccare link e digitare nei filtri captcha: per esperienza diretta posso assicurare che almeno il 65% delle richieste vengono confermate dagli interessati.
Anch'io ho decine di amici nel mio profilo facebook, ed è tutta gente di cui nulla so e ancora meno mi frega. Chissà a quanti di questi sedicenti "amici" tirerei legnate nei denti se avessi l'opportunità di conoscerli personalmente, ma nella finzione edonistica dell'universo Facebook questo non ha importanza. Ciò che conta è dipingersi attraenti, estroversi, fare i piacioni affabili ed espansivi contando sull'anonimato e la possibilità di virtualizzare la propria personalità tipiche della Rete.

E' un culto dell'apparenza globalizzato e sublimato dall'immediatezza tecnologica dell'era digitale. Da questo punto di vista Facebook non ha inventato nulla: semplicemente, ha reso il nulla più accessibile.