Paccottiglia Prima Repubblica (s)vendesi
Sia durante che dopo l'ultima campagna elettorale, uno dei cavalli più vincenti delle scuderie berluskoniane è stato il decreto di abolizione dell'ICI, vendutoci dallo psiconano come il primo di una serie di interventi fiscali tesi a levare dalle tasche degli italiani le avide mani dei comunisti.
Eppure, attraverso la nuvola di populismo con la quale è stato accolto il provvedimento, si cominciamo adesso ad intravedere i primi danni che il mancato introito dell'ICI ha inferto a più di un bilancio comunale.
Ovvio quindi che sindaci ed assessori si siano messi a cercare soluzioni alternative per garantire un minimo di stabilità alle casse municipali.
Il sindaco di Aulla, ad esempio, ha deciso di fare cassa mettendo in vendita alcuni arredi urbani, tra i quali una statua in marmo di Carrara dell'ex leader PSI Bettino Craxi.
Ora, al di là di qualsiasi considerazione politica che non mi compete né mi interessa, ho comunque forti dubbi sulla possibilità che qualcuno possa sborsare del denaro per accaparrarsi un simile orrore.
No, veramente: merita di essere guardata meglio.
A parte la scarsa somiglianza con l'originale, è proprio il livello artistico dell'opera che lascia perlessi.
Non fosse per i simboli inequivocabili dell'iconografia socialista, quel triste figuro ritratto con aria perplessa e vestito come un internato psichiatrico potrebbe essere chiunque fuorché Bettino Craxi.
Se il vecchio arraffone dal cranio lustro potesse vedere con quale obbrobrio gli aullesi commemorano la sua memoria, non ci penserebbe due volte a farlo sparire. A modo suo però: oggi c'è, domani non c'è più...
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