se prima eravamo in tre a cantare l'alligalli...
Come dimenticare le famose "3i" che furono al centro della riforma Moratti, quando la stessa era a capo del dicastero della pubblica istruzione? Berlusconi ne fece uno tra i più scalpitanti dei suoi cavalli elettorali, assicurando agli italiani che Impresa, Inglese e Internet sarebbero stati una priorità nei progetti di sviluppo sociale del suo governo. In realtà a distanza di poco tempo e dopo la breve parentesi prodiana, sembra che il cavallo delle "3i" sia già destinato ad azzopparsi. Pare infatti che la voce Internet sia destinata a sparire dai progetti formativi delle scuole primarie, risucchiata dal riassetto organizzativo previsto dalla riforma Gelmini.Secondo il sito del Ministero, l'alfabetizzazione informatica "non costituisce, soprattutto nella scuola primaria, un insegnamento prioritario".Lo ribadisco, più che altro perchè io per primo faccio fatica a crederci: per il ministro Gelmini l'insegnamento delle nuove tecnologie, informatica e internet in primis, non è da considerarsi prioritario. La ragione è semplice: la riorganizzazione dell'attività scolastica secondo il nuovo assetto a maestro unico non permetterà di dedicare personale e risorse a quel tipo di attività didattica. Ma allora tutta quella faccenda delle "3i", la rivoluzione morattiana, Berlusconi che va in giro a sbandierare l'iniziativa come un pilastro della sua amministrazione... tutte cazzate? E adesso cosa racconteremo all'Europa che invece vorrebbe veder garantito a tutti i suoi cittadini il diritto all'accesso alle nuove tecnologie ed ha posto tra i suoi obiettivi proprio l'alfabetizzazione informatica?
In realtà dietro questo ennesimo scempio non può che esserci la voglia di Berlusconi di portare altra acqua al suo già fin troppo alimentato mulino. La rete Internet -ormai l'ha capito- non la potrà mai controllare, quindi non gli resta che impedire alle nuove generazioni di imparare a usarla...
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