Addio al Cantore delle Catastrofi
Forse i più lo ricordano per il suo romanzo (e per il film da esso tratto) "Crash", ma per me J.G. Ballard, morto ieri a 79 anni, rimane 'Il Cantore delle Catastrofi', come fu definito ai tempi in cui era considerato uno dei massimi autori di fantascienza. Ho avuto la fortuna e il piacere di aver letto i suoi romanzi della famosa 'tetralogia catastrofica', anche se in realtà i romanzi erano 4: "Vento Dal Nulla", "Deserto d'Acqua" ( e non 'il Mondo Sommerso' come molti giornali hanno scritto), "Terra Bruciata" e "Foresta di Cristallo". Per molti versi Ballard aveva anticipato alcune delle grandi problematiche ambientaliste dei nostri tempi. Basterebbe la siccità planetaria di "Deserto d'Acqua" per dimostrare quanto abbia avuto l'occhio lungo su questioni che oggi sono di drammatica e stringente attualità. In fondo, come qualcuno ha detto, la fantascienza è solo un modo poetico di immaginarsi il futuro. E Ballard, da questo punto di vista, non aveva previsto proprio niente di buono...
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