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Venghino siore e siori, venghino! Paga l'Italia...
Di SuperCirio addì 11/05/2009 @ 20:43:49, in Politically Incorrect, linkato 1038 volte)
In tutta la bufera scatenatasi intorno alla faccenda dei rimpatri forzati dei barconi di clandestini intercettati in mare, credo che un punto saldo l'abbia ben definito il ministro Frattini in questa intervista rilasciata al Corriere. "L'Europa", sostiene il ministro, "ci ha lasciati soli". Ed è vero.
A pensarci bene, dinnanzi al problema dell'immigrazione clandestina i vertici UE non hanno fatto altro che condannare il governo italiano per ogni iniziativa di contrasto al fenomeno, ma di proposte e progetti concreti finora nisba.
La sensazione è che l'Europa abbia evaso la pratica immigrazione delegando di fatto il problema a quei paesi membri -soprattutto Italia, Spagna e Grecia- che per questioni geografiche costituiscono le porte di ingresso per i flussi di migranti. Resta il fatto che tra tutte queste nazioni di frontiera, l'Italia è l'unica che si ritrova costantemente sotto il fuoco incrociato delle accuse di razzismo ogni volta che tenta -oltretutto con metodi più che legittimi- di porre un argine al fenomeno.
Malta si considera al collasso e non ne vuol più sapere di altri sbarchi, e con la vergognosa faccenda della Pinar ce lo ha fatto capire senza mezzi termini.
La Grecia è sulla stessa linea da anni. In Spagna non è insolito che i clandestini vengano respinti a suon di fucilate. Eppure sono proprio questi i paesi in prima linea quando si tratta di accusare l'Italia di razzismo per un barcone rispedito al mittente, mentre il resto d'Europa e il Vaticano fanno il coro sullo sfondo.

Frattini fa bene a girare la questione: ipotizziamo di lasciar sbarcare tutti i clandestini: e poi? Chi se li piglia? Tutti quei paesi che per convenienza si stracciano le vesti ad ogni presunto "atto di razzismo "del governo italiano, come reagirebbero all'ipotesi di ritrovarsi in casa tutti i clandestini sbarcati sulle coste italiane? E' facile parlare di accoglienza e principi umanitari se poi tocca a qualcun altro metterli in pratica.
Chi mi conosce sa che da anni sostengo la necessità di un gesto provocatorio nei confronti di Bruxelles, un segnale che apra gli occhi ai tanti paladini dell'accoglienza a tutti i costi che dai loro comodi scranni dell'Europarlamento pontificano sulle nostre politiche di immigrazione. Carichiamo sugli autobus qualche migliaio di quei poveri disgraziati sbarcati a Lampedusa e scarichiamoli davanti alla sede dell'europarlamento. Facciamo toccare con mano il problema a questa Europa con tanti buoni propositi ma avara di gesti concreti.