\\ Home Page : Articolo : Stampa
Le statuette si tirano nell'urna, non in piazza.
Di SuperCirio addì 14/12/2009 @ 19:43:39, in Cose Di Cui Non Mi Intendo, linkato 912 volte)
Cribbio!Io mi sforzo di capirti, Massimo. Non condivido il tuo gesto, ne prendo con forza le distanze, convinto che le statuette a Berlusconi sia giusto tirarle (metaforicamente parlando) nell'intimità dell'urna, quando un segno di penna, a dispetto dell'apparente semplicità del gesto, può pesare mille volte più di un modellino del Duomo.
Però vorrei provare ad intravedere le tue motivazioni. E bada bene: non le ragioni, perchè di ragione in questi casi ce n'è ben poca, ma soltanto le cause scatenanti, quel principio di causa/effetto che sicuramente c'è stato e che va al di là di ogni considerazione sulla tua presunta infermità mentale.
Tutto sommato eri anche una persona con dei numeri. Hai studiato elettronica, come me (prima ipotesi: studiare elettronica destabilizza? Due prove fanno già un indizio!), ti sei dato da fare nell'azienda di famiglia, hai perfino un passato da inventore.

Cosa ti ha esasperato al punto da commettere un gesto -oltretutto neanche tanto originale- che procurerà rogne a non finire a te e a tutta la tua famiglia? Perchè Berlusconi e non, che so, Fabrizio Corona? In fin dei conti, fatte salve le ovvie differenze, sono entrambi il prodotto fallato di una cultura fallata...

Posso immaginarti, seduto sabato scorso nell'intimità del tuo salotto di casa, mentre fai zapping schizofrenico sui palinsesti del sabato sera. Canale 5. C'è 'Italia's got talent'. E capisci. Hai avuto i tuoi problemi, Massimo, ed hai cercato di venirne fuori. In fondo sei uno qualunque. Un nessuno come tanti. Come quei poveri gonzi di 'Italia's got talent'. Li guardi. Vedi quella tizia che canta (male) a testa in giù. Vedi il 68enne che si rende ridicolo ballando un twist con movenze patetiche. Vedi una signora di 70anni che balla con le calze a rete di Madonna. Ascolti una poveretta che canta come un citofono e quando un  cosidetto giudice glielo fa notare risponde che 'è una sua opinione'. Vedi tutta questa umanità umiliata, disposta a passeggiare sulla propria dignità in cambio di 5 minuti di finta notorietà.
Nessuno vuole più essere nessuno.
Guardi in questo abisso di indecenza e ti chiedi se in fondo eri davvero tu quello che si meritava 10 anni di cure psichiatriche.
Provi a capire come siamo arrivati a questo punto.
Chi ci ha portato a questo punto.
Chi.
Lui.
L'uomo che sul Sogno Catodico di milioni di (ex) persone ha catalizzato il più alto consenso popolare dal dopoguerra.
Domani sarà a Milano per un comizio. Verrà a gridarci quanto sono cattivi i comunisti, i giornalisti, i giudici, i giudici comunisti, i giornalisti che giudicano. E sotto di lui un Popolo detto delle Libertà che si condensa intorno al proprio ideale, migliaia di persone che desiderano poter un giorno cantare a testa in giù a Canale 5. O almeno di poter continuare a evadere le tasse.
Domani andrai anche tu a quel comizio. Troverai posto vicino a tutte quelle bancarelle di souvenir. Il resto è cronaca.
Povero Massimo, qualcuno avrebbe dovuto spiegarti che Berlusconi è solo un uomo che si è fatto simbolo, e colpendo un simbolo rendi martire l'uomo che lo rappresenta.
Non rimane che l'amara consapevolezza che in questi 15 anni di agonia le uniche vere azioni contro Berlusconi sono state azioni sbagliate, come la tua.