L'altra sera al termine di Chelsea-Liverpool ho switchato la sintonia del mio presitorico Loewe sulle frequenza mediasettiane di Rete Four dove il vecchio Mike nazionale perpetuava la sua vocazione quizzettara nella trasmissione "Il Migliore".
Il telequiz del Mike mi piace, devo ammettere, è forse rimasto l'unico che riesco a vedere, perchè le varie eredità e chivuolesseremilionario e via discorrendo mi fan girare le bolas. Sembrerà un paradosso, ma i venerandi 80 anni e rotti del buon Mike sono rock, Scotti e il resto della ganga son lenti. E' proprio così: di tutti i telequiz attualmente in programmazione (o almeno nella programmazione Rai-Mediaset) "Il Migliore" è quello che trovo di maggior ritmo. Domande a raffica, viaviavia se la sai bene altrimenti passi, e sotto un'altra, alè.
Senza musichine ipnotiche né tempi laschi né concorrenti che si lanciano nei ragionamenti assurdi per arrivare alla risposta giusta, che tanto si vede chiaramento che non la sanno, ma se gli dai la possibilità di blaterare mezz'ora trovano una qualche logica balzana che giustifica il loro tirare a caso la risposta; così se ci azzeccano tutti a dire "epperò, ha fatto tutto il suo bel ragionamento e alla fine ci è arrivato", mentre se la cannano piena vabbè, però il ragionamento ci poteva stare.
Cagate. Come son cagate le telefonate a casa, e gli aiutini e il pubblico che dice la sua etc.
Le dinamiche dei giochi a quiz hanno funzionato bene per decenni grazie alla loro semplicità: ti faccio una domanda e tu mi dai una risposta entro il tempo fissato, o la sai o non la sai.
"Il Migliore" da quel punto di vista è ancora vecchio stile, il conducator domanda e l'aspirante campione risponde. Vince chi ne sa di più ed è lesto col pulsante.
Ma come sempre sto divagando.
La questione che mi ponevo era un'altra, legata ad un episodio specifico della puntata di ieri.
L'argomento scelto da uno dei concorrenti finalisti era La II Guerra Mondiale, e il Mike ad un certo punto ha sciorinato la domanda: "quale città tedesca è stata totalmente rasa al suolo dagli alleati nel 1945?"
"Norimberga!" ho risposto io, che mi diletto nel dare le risposte ancora prima del concorrente (e senza far troppo il ganassa devo dire che spesso ci azzecco pure).
"Norimberga!" ha risposto il concorrente.
"No, Dresda" ha sentenziato il Mike.
"aaahhh, Dresda" dice il concorrente fingendo contrarietà.
"Che cazzo di Dresda?" mi impunto io "pure Norimberga l'han fatta a tocchelli!" . Mia moglie mi guarda senza espressione.
Arriva il clou della faccenda: "pensate", prosegue il Mike, "che da bambino mi trovavo in un campo di concentramento vicino Dresda e vedevo passare gli stormi di bombardieri... uno spettacolo fantastico! Che bei tempi..."
Ora, io non so molto della vita di Mike Bongiorno, a parte il fatto che da mezzo secolo ci spacca le balle a mezzo video, però mi chiedo:
- perchè ha usato il sostantivo 'bambino' se all'epoca dei fatti citati aveva 21 anni (è nato nel 1924)?
- cosa c'è di 'fantastico' in uno stormo di bombardieri in missione? Potrà essere spettacolare, o impressionante, ma fantastico non mi sembra l'aggettivo più indicato.
- perchè ritiene 'bei tempi' un periodo storico universalmente riconosciuto come una tragedia per l'umanità?
Chi risponde correttamente accede alla finale.
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