Blogs are dead. A quanto pare i numeri parlano chiaro: nel giro di un biennio i blogger italiani si sono ridotti a meno della metà. Colpa dei social network, del fenomeno del cosiddetto 'microblogging', esploso soprattutto grazie a Facebook e Twitter. Come già successo per altri strumenti di relazione e comunicazione su internet, il passaggio alla maturità comporta per forza di cose una specie di assetment nella massa di utilizzatori e conseguente emorragia di utenti verso strumenti più innovativi. È un meccanismo tanto naturale quanto rapido, in questi tempi di schizofrenica digitale. Per questo, paradossalmente, proprio con le poche e sconclusionate righe di questo post esprimo tutta la mia malinconia per la chiusura di un blog di cui sono da anni un affezionato e devoto lettore. I tempi cambiano, e noi con loro.
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