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popolo di santi e navigatori
Di SuperCirio addì 19/05/2007 @ 21:35:22, in Cose Di Cui Non Mi Intendo, linkato 934 volte)
In Italia uno dei rituali sportivi più assurdi è la passione collettiva che dilaga ogni quattro anni per la coppa America. Gente la cui massima esperienza in ambito marinaresco è stato un Livorno-Olbia sui traghetti Tirrenia improvvisamente si scopre esperta di scafi, vele e tecniche navigatorie. Uno spasso.
Ammetto di averci provato anch'io in tempi non sospetti ad approcciare le vicende sportive di LunaRossa & co, ma è stata una meteora passionale: troppo noioso. Per me la nautica è un pò come la pesca: devi praticarla in prima persona, altrimenti sentirne solo parlare in tv è una rottura di coglioni.

E poi perchè proprio la vela e non, ad esempio, il cricket? Chi lo ha mai cagato, il cricket? Eppure nel subcontinente indiano milioni di persone lo seguono con lo stesso fervore che noi dedichiamo al calcio. In India e Bangladesh è lo sport nazionale e i suoi giocatori migliori sono trattati alla stregua di semidei, esattamente come da noi i vari Totti&Co.
Eppure sfido chiunque tra i miei connazionali a conoscere da quanti giocatori è composta una squadra di cricket, o che forma ha il campo da gioco (ammetto che il cricket preveda un campo da gioco).

Eppure preferiamo infiammarci per quattro cazzoni in pantaloncini e occhiali a specchio che si affannano in strane operazioni a bordo di una bagnarola costosissima. Non me lo spiego. C'entrano forse le nostre tradizioni di santi e navigatori? Eppure mi risulta che tra i maggiori competitor di questa coppa ci sia un equipaggio svizzero. Svizzeri! Ci giochiamo un trofeo nautico contro gente che per andare in spiaggia deve varcare la frontiera.
E allora si può trattare di semplice campanilismo? Spirito nazional-sportivo? Se è per questo anche il sopracitato cricket ha la sua bella federazione con tanto di nazionale azzurra. E poi il cricket si potrebbe anche integrare nelle discipline olimpiche, mentre con la vela sarebbe più problematico: a Pechino manco c'è il mare...