Per inquadrare le mie vacanze estive nell'anno del signore 2007 basti considerare i due episodi accadutimi prima della partenza ed in occasione del rientro.
LA PARTENZA
Il giorno prima di partire mi han tamponato. Alle 7.00 del luminoso mattino dell'ultimo giorno di lavoro, un vigilante notturno assai anzianotto decideva di astenersi dal'azionare i freni della sua Panda d'ordinanza, lasciando che la stessa scivolasse senza ostacoli verso il didietro della mia Opel ferma ad uno stop.
Il vigilante ha ammesso senza questioni la propria colpa, attribuendo alla stanchezza la causa della sua sbadataggine poichè, diceva, era in servizio da quasi 13 ore.
Dal canto mio ho mantenuto un doveroso livello di cortesia e self control, indispensabili in simili frangenti, soprattutto quando si tratta con persone armate e in debito di sonno.
I danni erano di modesta entità, ma sufficienti a richiedere la compilazione del modulo di constatazione amichevole, del quale ovviamente né io né il vigilante possedevamo una copia. Ci siamo quindi dati appuntamento per ritrovarci nel tardo pomeriggio nello stesso punto ed espletare le formalità del caso. Alle 19.30 circa stavo già faxando all'assicurazione la mia copia del modulo sottoscritto da entrambi. Ho già un appuntamento con il perito di zona per quantificare e liquidare il risarcimento.
Tutto è bene quel che finisce bene, no? Chiaro, però quando certe cose ti capitano 24 ore prima della partenza, un pò i coglioni girano.
IL RIENTRO.
In genere il peggior timore di chi torna dalle vacanze è ritrovarsi la casa svaligiata dai ladri. Per me invece l'incubo più grande è trovare il salvavita sul quadro elettrico in posizione OFF e, di conseguenza, la casa senza corrente. Incubo che si è puntualmente materializzato quando, appena aperta la porta del box, il sensore dell'antifurto sulla parete di fronte non mi ha salutato col consueto lampeggìo rossastro. Subito ho allargato le froge annaspando l'aria per cogliere l'odore dolciastro e nauseabondo della materia organica in decomposizione, tipico di un freezer colmo di cibarie ormai scongelate da giorni. Fortuna ha voluto che la buona stella abbia guardato giù anche stavolta: la tensione mancava da non più di 12-15 ore, quindi il contenuto del congelatore, seppur completamente da buttare, almeno non camminava da solo.
Chissà che feriacce, penserà qualcuno, a giudicar da premessa ed epilogo! E invece no, dai, tutto sommato sono andate alla grande. Peccato solo sian finite, cazzarola.
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