Tempo fa ho letto da qualche parte che le autorità cinesi hanno lanciato un allarme per denunciare l'allarmante crescita nel paese del cosidetto "deficit femminile". Un eufemismo tecnico per dire che ormai da decenni, in Cina, nascono molti più maschi che femmine, in una percentuale che si attesta intorno ai 130 uomini ogni 100 donne. In Italia, e in Europa in generale, le proporzioni sono invertite e parlano di circa 107 donne ogni 100 uomini.
Ci sarebbe di che riderne, non fosse per il fatto che la scarsa natalità femminile in Cina è la diretta conseguenza di un controllo demografico esasperato e oppressivo. Potendo concepire per legge un solo figlio, le coppie puntavano (e puntano tutt'ora) ad avere un maschietto. Il resto è storia di infanticidi, abbandoni e aborti selettivi. E su questo c'è proprio poco da ridere.
Paradossalmente, il governo inese lancia allarmi su un problema che lui stesso ha contribuito in primis a generare. E oggi vorrebbe correre ai ripari, anche se non mi è ancora ben chiaro come.
Tra 10 anni i maschi cinesi saranno numericamente un terzo in più rispetto alle loro concittadine. In Europa invece avremo una 'eccedenza' femminile intorno al 15-17%. Io ho due figlie e una strana, brutta sensazione...
Dovrò ricordarmi di oliare il fucile.
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