I Led Zeppelin tornano a suonare in concerto 27 anni dopo lo scioglimento, e se fosse stato possibile accontentare i fan di tutto il mondo che chiedevano di partecipare all'evento, si sarebbero dovuti stampare circa 20 milioni di biglietti. Alla fine c'erano soltanto 18.000 privilegiati all'O2 Arena di londra a vedere suonare di nuovo insieme Page Plant e soci, ma l'onda mediatica mossa dall'evento la dice lunga sul deserto musicale che stiamo attraversando. C'è voglia di buona musica, e poiché nessuno ne produce più, ci si rivolge ai bravi artigiani di una volta, quelli che uscivano dalla sala di incisione per entrare nella storia del Rock. Io non amo le reunion nostalgiche, mi mettono malinconia e a volte un po' di imbarazzo, ma per i Led ammetto che avrei fatto anch'io carte false. Oltretutto la frontline era quella originale (se si esclude l'assenza per ovvie ragioni del defunto John Bonham, degnamente sostituito dal figlio Jason) mentre spesso nelle reunion delle band storiche la formazione risulta rimaneggiata. Visto il successo dell'evento qualcuno comincia già parlare di repliche, ma sarebbe un errore. I Led sono scesi dall'Olimpo del Rock per sfidare il tempo, ed hanno vinto. Altre conferme non sono necessarie.
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