C'è una malignità intrinseca nelle segreterie telefoniche digitali. Mi spiego: sulla mia scrivania troneggia un mastodontico telefono digitale, un monolite grigio sporco (nel senso che è grigio e sporco) coperto di tasti e lucine, assai ricco di funzioni in parte ignote e in parte inutili. Tra le opzioni offerte c'è la casella vocale centralizzata, cioè una vocina femminile metallica e un po' indisponente che in caso di mia assenza invita il chiamante a lasciare un messaggio dopo il beep. La presenza di nuovi messaggi viene indicata da un led rosso di dimensioni esagerate piazzato sopra il tastierino. Fin qui, nessuna differenza rispetto a qualsiasi altro sistema di segreteria telefonica. Il problema nasce quando si ha la necessità di ascoltare un messaggio pervenuto. Essendo una segreteria centralizzata, occorre chiamare il numero interno del sistema, seguito dal numero del proprio interno e dallo stramaledetto codice personale, cioè una password composta di 4 cifre a scelta dell'utente. Anche qui niente di trascendentale: nell'orgia di password e codici di accesso in cui siamo ormai abituati a destreggiarci, un numerello in più o in meno non farebbe la differenza, non fosse che: - con una frequenza che ho calcolato essere intorno ai 3 minuti, il sistema impone il cambio del codice; - il nuovo codice non può essere identico a nessuno dei 15.000 precedentemente impostati; - quando cazzo ne ha voglia, il sistema decide che il tuo codice è sbagliato quindi scordati di ascoltare i messaggi, cocchino mio.
Fatto sta che non idea di cosa sia successo, ma da qualche giorno il mio codice risulta errato e il led se ne sta lì, rosso e fiammeggiante come gli occhi di Cerbero, a rammentarmi che c'è qualcosa di mio, o comunque a me destinato, bloccato nell'anima di silicio di un apparato elettronico, finché non avrò inserito come dio comanda quel fottuto codice. Forse è il messaggio più importante della mia vita: un ricco parente americano, di cui ignoro l'esistenza, che vuole nominarmi suo unico erede; Gisele Bundchen che in un accesso di furia erotomane cerca potenzali partner componendo numeri a caso; il mio direttore generale che si è reso conto delle mie straordinarie potenzialità e vorrebbe offrirmi un ruolo dirigenziale... Temo però, a voler essere realista, che non possa trattarsi d'altro che di rogne. Qualcuno che non vedeva l'ora di affibbiarmi qualche rottura di coglioni, ben felice di non avermi trovato e di poter scaricare le sue seccature nella mia casella vocale... Malefico led, brucerai indisturbato fino alla fine dei tempi.
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