Legislatura nuova, vita nuova.
E così, come ampiamente previsto, ci siamo svegliati in un'Italia diversa. Non migliore, solo diversa. Il barista sotto casa l'ha capito subito: - non mi fai lo scontrino?- Non più.Lo scenario politico sancito dalle urne è netto e lineare come la curva nel morale dei suoi protagonisti: Bossi si sganascia, Berlusconi ride, Veltroni piange e Bertinotti non ha più neanche le lacrime per farlo. Casini tenta di abbozzare qualche sorriso, ma gli escono solo smorfie amare. La gauche italiana non esiste più, almeno in parlamento. Se n'è rammaricato perfino il futuro presidente della Camera G. Fini, affermando che la situazione non trova riscontro nella società reale. Per quanto mi riguarda l'esito di queste consultazioni non ha riservato grandi soprese rispetto alle aspettative. I sondaggi dicevano 'X', e X è stato. La novità è essere finalmente riusciti a tener fuori dai giochi i piccoli rompicoglioni delle ali estreme, sia a destra che a sinistra. Ogni nazione ha i leader che si merita, quindi è giusto prendersi questo.
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