«No al reato di clandestinità» Onu e Vaticano contro l'Italia
Sempre più difficile entrare in Usa: dal 2009 occorrerà registrarsi via web
Questi due titoli apparivano in contemporanea stamattina sulla home del Corriere online. Stesso tema, contenuti diversi: nel caso degli USA, non c'è nessun riferimento a prese di posizione da parte ONU, rimostranze vaticane, o altro. Gli Stati Uniti hanno deciso di schedare (con tanto di raccolta delle impronte digitali) chiunque metta piede su suolo americano. In italia, paese europeo nel quale più di ogni altro si sono concentrati i flussi migratori da mezzo mondo, non si è neanche padroni di normalizzare a termini di legge il reato di immigrazione clandestina.
ONU e vaticano ci puntano il dito contro accusandoci di razzismo e lanciando allarmi su presunti focolai di xenofobia nel nostro paese, contestandoci progetti legislativi che sono invece già realtà in decine di altri paesi industrializzati.
Questa è la prima, vera prova di autorevolezza da parte del nuovo governo Berlusconi: qualsiasi cedimento di fronte a quelle che sono a tutti gli effetti delle inaccettabili ingerenze da parte di ONU e Chiesa su temi di interesse nazionale sarà da interpretare come un segnale di debolezza. Esattamente ciò che Berlusconi e la sua cricca non possono (e non devono) permettersi.
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