Agosto, panza mia non ti conosco.
Ogni anno, durante il periodo estivo ed in particolare a ridosso delle grandi partenze, fioriscono copiose su tv e giornali le rubriche di consigli alimentari per impostare le ferie all'insegna del buon gusto e della leggerezza a tavola. Esperti nutrizionisti si prodigano nel suggerire i regimi dietetici più adatti alla stagione calda e articolano le strategie vincenti per evitare al turista gaudente il rischio di ritrovarsi a fine vacanza con qualche chiletto in più.
E proprio in quest'ottica anch'io avrei da suggerire alcune specialità culinarie che ben si adattano, per contenuto calorico e tempi di preparazione, ai ritmi solari e un pò sonnacchiosi delle vacanze d'agosto.
Abbacchio agostano
ingr. un abbacchio bello tosto; latte; ghiaccio.
Prendete l'abbacchio e cuocetelo in abbondante acqua salata, poi sbattetelo in frigo per due giorni.
Tiratelo fuori bello fresco e frullatelo con cura aggiungendo latte e ghiaccio q.b.
Versate il composto in un bicchierone da frappè (va bene anche il boccale per la birra) e guarnite con bucce di qualcosa.
Avrete così ottenuto uno spuntino leggero e veloce, adatto a qualsiasi momento della giornata.
Cozze alla corsara.
ingr. un paio di comode scarpe sportive; un certo allenamento alla corsa.
Andate al ristorante e prendete un tavolo abbastanza centrale. Dite al cameriere che state aspettando una persona, così non vi caga il cazzo per prendere le ordinazioni.
Aspettate che qualche vicino di tavolo ordini un'impepata di cozze, poi fate finta di andare in bagno. Quando vedete arrivare il cameriere con le cozze, correte dal tizio che le ha ordinate e avvisatelo che qualcuno sta cercando di scippargli lo stereo dalla macchina. Appena l'avventore sarà schizzato verso il parcheggio, strafocatevi quante più cozze possibile. Se il cameriere fa questioni ditegli che vi sembrava un peccato lasciarle raffreddare. Infine accertatevi di avere ben stretto i lacci delle scarpe, afferrate i crostini zuppi di sugo e schizzate via come lepri.
Un piatto da gustare in fretta.
MKT
ingr. Maionese; Ketchup; Tabasco
Mischiate in parti uguali la maionese e il ketchup dentro una terrina, o un piatto fondo, o per terra se è pulito ma anche se non lo è, oppure nel lavandino o nella tazza del cesso. Aggiungete al composto la massima quantità di Tabasco che le vostre emorroidi possono sopportare.
Prendete del pane fresco, se ne avete, oppure vanno benissimo anche dei surrogati quali grissini, crackers, crostini, pan carrè... insomma qualsiasi cosa composta da farina e acqua e che non sia rimasta così tanto tempo nascosta nella dispensa da diventare verde di muffa (se i crackers si piegano in due senza spezzarsi vuol dire che hanno preso troppa umidità).
Prendete un pezzo di pane, pucciatelo nel composto e cacciatevelo in bocca. Continuate così fino all'esaurimento del composto, o del pane (i veri buongustai sanno gestire le quantità in modo da finirli contemporaneamente).
Fagioli alla SuperCirio
ingr. una scatola di fagioli; uno spicchio d'aglio; un liquido a piacere purchè sia alimentare.
Mettete lo spicchio d'aglio a soffriggere in una padella con un poco d'olio, e appena avrà preso colore aggiungete i fagioli scolati dal liquido di conservazione. Mescolate un poco e coprite con un coperchio, dopodichè dimenticatevene completamente. Quando comincerà a diffondersi per casa l'odore di bruciato, chiedetevi chicazz'è che accende i fuochi a quell'ora; appena realizzate che si tratta dei vostri fagioli, spegnete di corsa la Playstation e buttate sui fagioli semicarbonizzati il liquido a piacere (potrà essere acqua, birra, succo di frutta, caffè avanzato, etc) nel tentativo disperato di salvare la pietanza.
Lasciate rapprendere il brodo nerastro che si sarà formato, aggiustate di sale e servite i fagioli guarnendo con bicarbonato in capsule.
Nelle ventiquattr'ore successive evitate i luoghi chiusi ed affollati.
Buon appetito.
|