Di seguito tutti i deliri, in ordine cronologico...
L'amico Hiroshi Shiba alias Claudio, multiforme ed eclettico chitarrista, compositore, pittore, fumettista, illustratore, blogger, e-chi-pù-ne-più-ne-metta, mi ha appena omaggiato col frutto del suo ultimo impegno nell'universo dei suoni. Con il sostegno dei suoi musicisti/vocalist più fidati, ci propone un cavallo di battaglia della sua produzione musicale: la sigla tv per cartoni animati giapponesi, un genere che Claudio ha sempre amato come del resto tutti coloro -sottoscritto incluso- che hanno avuto la fortuna di vivere l'epoca d'oro dei Robots from Japan. have a nice listening. Giggah.mp3
A seguito di un curioso malinteso con la pentola a pressione, mi trovo temporaneamente inibito nell'uso della mano dx. Questo inutile blog resterà quindi orfano del suo condottiero per qualche tempo (ho provato a scrivere usando entrambe le mani, mas i risulòtatio non somno conmfortanmtio...)
Nonostante l'accurata perizia cui è stata sottoposta la pentola assassina, l'errore umano (comunemente detto 'cazzata') rimane al momento l'ipotesi più plausibile... Un ringraziamento particolare al personale infermieristico del PS e degli ambulatori chirurgia dell'Osp. di Rho per la competenza e la gentilezza dimostrati. Nonostante ciò, spero di non rivederli mai più, o quantomeno non in simili frangenti...
Nel momento in cui l'intera stampa italica (compresa quell'ormai minuscola parte ancora non piegata ai voleri di Arcore) celebra soddisfatta la riapertura del campionato, diamo la possibilità ai numeri di spiegarci con fredda logica COME si è arrivati a questa riapertura...
Da qualche anno, non appena la primavera si pronuncia con i primi timidi segnali, io mi regalo una maglietta. Non è che mi compro una sola maglietta all'anno, poichè questo limiterebbe drasticamente il mio parco t-shirt, ma è ormai una consuetudine salutare il cambio di stagione facendomi una maglietta personalizzata online. In genere dopo l'acquisto il clima si mette al brutto per mesi, così la mia coolissima t-shirt nuova fiammante se ne resta a languire ancora confezionata nel cassetto delle t-shirt coolissime fino a giugno inoltrato. Fatto sta che l'altro giorno su andato su Spreadshirt.net, un sito tedesco a mio avviso tra i migliori per questo tipo di servizio, mi sono scelto una xl nera standard e ci ho piazzato sopra questo: Occorre dire che Spreadshirt.net, prima ancora di farti uploadare l'immagine, giustamente ti rammenta le limitazioni circa l'utilizzo di materiale coperto da copyright, ma la mia naturale disposizione all'anarchia digitale mi impedisce di dare troppo peso a questo genere di cose. Dedico alla lettura dei disclaimer sul diritto d'autore lo stesso impegno cognitivo che potrei avere per un editoriale di Minzolini sul tg1, e questo la dice lunga. Ad ogni modo ho regolarmente salassato il mio conto Paypal dell'iperbolica cifra di eur 21,50 spedizione compresa e mi sono messo in trepidante attesa dell'agognato capo, certo che il mondo sarebbe stato un posto migliore dopo averci camminato sopra con la mia nuova t-shirt addosso. È facile a questo punto immaginare il mio sconforto quando con teutonica freddezza Spreadshirt.net mi ha comunicato via @ il respingimento del mio ordine per violazione dei termini sull'utilizzo di materiale protetto da copyright. A nulla è servito il mio tentativo di far capire a quelle teste di crucco che l'immagine è in realtà la copertina di un volume autobiografico dedicato ai Clash, pubblicato in costosissima edizione limitata e di cui possiedo un esemplare originale. I tedeschi sono così: quando dicono di no, è no. Mi hanno restituito i soldi e fine della storia. La primavera 2010, per il momento, non ha la sua maglietta. Sarà un caso, ma c'è ancora il sole...
Probabilmente Calderoli ha ragione (ed è una cosa che accade di raro) quando dice che "i numeri dei partecipanti alle manifestazioni sono come gli anni delle donne: non si chiedono mai..."; peccato però che per il nostro brillante ministro per la semplificazione normativa questa regola valga solo quando la manifestazione in esame è indetta dal suo schieramento politico e i numeri -com'è successo sabato a Roma- non tornano. Calderoli deve aver capito che le 150.000 presenze stimate dalla questura sono senz'altro più credibili del milione tondo vantato dagli organizzatori. Oltretutto sulla guerra di cifre si è già consumato un siparietto degno di questo governo: in barba alle più banali leggi sull'incompenetrabilità dei corpi, i vertici organizzativi hanno dichiarato che in p.zza San Giovanni si sono radunate oltre un milione di persone; dagli uffici della questura sono invece arrivate stime più ragionevoli che limitavano la cifra a non più di 150.000 persone. Apriti cielo: la questura romana è finita immediatamente sotto accusa come un covo di bolscevichi. Cicchitto e Gasparri, scatenatissimi, hanno sostenuto che "ha perso credibilità" e confermato "pesanti riserve sul comportamento del questore, peraltro deludente su tutti i fronti", dimenticando però che le questure dipendono direttamente dal Ministero dell'Interno, il cui titolare è un tal Roberto Maroni, loro alleato di coalizione e compagno di governo. Risultato: Maroni si incazza e parla di "autogol clamoroso, soprattutto in materia di comunicazione" da parte del PDL e si schiera a difesa dei suoi funzionari al Viminale. Fini lo appoggia e definisce 'encomiabili' le sue dichiarazioni. Berlusconi sceglie saggiamente di tacere, avendo capito subito che 'sto giro i numeri non erano effettivamente dalla sua parte. La guerra sulle cifre è ancora in corso, come sempre accade dopo qualsiasi manifestazione di piazza, che si tratti di governo, opposizione o sindacati. Basta però una delle tante riprese aeree di p.zza San Giovanni che circolano su internet per farsi un'idea più chiara di qualsiasi stima: QUESTE sarebbero un milione di persone?!? Intorno alle bancarelle della Fiera di San Rocco, patetica sagra settembrina che si perpetua da anni nel mio triste borgo natìo, ne ho viste accalcarsi molte di più...
A volte resto sconcertato davanti allo scempio che la scuola pubblica ha consumato a danno dei suoi stessi programmi didattici. Ad esempio, nella 3a elementare di mia figlia la Storia si insegna seguendo una curiosa inversione cronologica: si parte dall'antico Egitto per poi passare alle civiltà sumeriche, si prosegue con l'Homo Caverniculus e si arriva infine ai primi ominidi. In questo periodo stanno trattando i dinosauri. Immagino che il prossimo passo sarà il brodo primordiale, per poi concludere l'anno con la faccenda del Big-Bang. Dopodiché? Probabilmente si chiuderanno i libri e fine della storia (in tutti i sensi). Oppure la palla passerà all'insegnante di religione, e allora sì che bisognerà farsi qualche domanda...
Le amministrative 2010, a quanto pare, verranno ricordate più per il record di astenuti che per i risultati elettorali veri e propri. Per qualche tempo ci toccherà sopportare schiere di politologi impegnati che teorizzeranno di disaffezione, disimpegno, disinteresse, e tutto ciò che l'abuso della particella privativa dis può consentire per dare risalto ad un fenomeno che poi tanto fenomeno non è, se si riflette un attimo sullo spessore (soprattutto morale) della politica italiana e dei personaggi che la concretizzano. La gente non va a votare, dicono, perchè non si riconosce nelle idee, nei programmi e nei progetti che la politica attuale è in grado di offrire. Per i dotti interpreti delle scienze elettorali, l'astensionismo dilaga perchè le persone non si sentono rappresentate. Dal punto di vista della società civile questo è senz'altro un problema, ma nei risultati di questa tornata elettorale io intravedo un'anomalia ancora più preoccupante dell'astensione in crescita. Che mi spaventa veramente non è il 36% di elettori che non si sentono rappresentati, bensì quei 12.893 elettori che si sentono rappresentati da questo qui: Renzo Bossi, 21 anni, figlio del fondatore della Lega Nord, soprannominato 'la trota' per le sue carenti doti cognitive ( tre bocciature consecutive agli esami di maturità), una capacità dialettica da bonobo e un'esperienza politica maturata riempiendo ampolle a Pontida, è stato eletto consigliere regionale della Lombardia. L'astensionismo elettorale sarà anche una piaga della democrazia, ma in certi casi resta il male minore...
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