Ora, se volete, dategli pure dell'antipatico, dello sbruffone, del saccente egocentrico e provocatore. Dedicategli tutti gli aggettivi più denigratori che vi vengono in mente. Per chi sta in cima (e ha meritato di starci) il suono rabbioso dei perdenti è soltanto un leggero brusìo che sale dal basso...
le immagini sono concitate e poco definite, ma quel bel personaggio che ad un tratto si materializza a fianco del grande Capitan Zanetti potete ben immaginare chi sia...
Ieri mi è arrivato il rinnovo della CRS. Sta per "Carta Regionale dei Servizi", ed è quella tesserina formato carta di credito che in Lombardia e chissà quale altro disgraziato angolo di questo disgraziato Paese funge da tessera sanitaria, codice fiscale e non so cos'altro ancora. A dir la verità la mia vecchia CRS aveva ancora quasi sei mesi di validità, ma evidentemente la rielezione alla carica di governatore della Lombardia ha messo il pepe al culo a quel vecchio baciapile di WinniePooh-Formigoni. Peccato che certi miracoli di efficienza siano destinati a rarefarsi man mano che ci si allontana dal periodo elettorale. Comunque sia, ora ho una nuova bellissima CRS, splendida e luccicante con il suo microchip tutto lustro che ricorda lo scarabeo d'oro sacro agli antichi egizi. Peccato che non serva a un cazzo, come non mi è mai servita quella precedente, per la semplice ragione che il suo utilizzo è subordinato ad una misteriosa procedura di attivazione da espletarsi presso un apposito ufficio della ASL di competenza. Nulla di complicato, probabilmente, a meno che la vostra ASL di competenza non sia la stessa cui fa riferimento il mio triste borgo natio, perchè in questo caso posso assicurarvi che l'attivazione della CRS potrebbe rivelarsi un'esperienza a dir poco frustrante. Io ci ho provato almeno tre volte, con la vecchia tessera, finchè non mi sono arreso allo sconforto. L'ufficio preposto al servizio di attivazione delle CRS esiste, ma nessuno, pare, si è mai degnato di occuparlo, tantomeno negli orari di apertura al pubblico. Ho provato ad aspettare, a protestare, a chiedere spiegazioni: niente. 'Il funzionario non c'è', ti dicono, 'torni un'altra volta'. E tu lì, con la tesserina lucida tra le dita, a chiederti se 'un'altra volta' significa domani, tra un mese, o la fine dei tempi. Per ora abbiamo la carta... prima o poi arriveranno anche i servizi.