Di seguito tutti i deliri, in ordine cronologico...
Compiere 43 anni non è poi così male, se tra i regali c'è anche questo:
Stamattina ho scoperto che l'ufficio anagrafe del comune A, in cui ho residenza da più di nove anni, non ha ancora ricevuto la trascrizione del mio atto di matrimonio celebrato più di 14 anni fa nel comune B. Questo lascia supporre che gli uffici anagrafe dei comuni A e B siano infestati da parassiti mostruosamente inefficenti, poichè incapaci di trasmettere un banale atto civile attraverso i pochi chilometri che separano i rispettivi municipi e a dispetto della gran quantità di tempo a loro disposizione per farlo. Sull'onda dell'indignazione, potrei allargare il discorso e immaginare che gli oltre 3 milioni di impiegati pubblici italiani siano affetti dalla stessa grave forma di parassitismo, ma so che non è così: ne conosco almeno un paio che si danno abbastanza da fare. Se poi volessi portare la mia indignazione al parossismo, mi basterebbe considerare che a questa pachidermica casta dalla proverbiale inefficenza vengono anche risparmiate le conseguenze dell'abolizione dell'articolo 18. Questo significa che il sottoscritto -come milioni di altri lavoratori subordinati- potrebbe rischiare di trovarsi un giorno a spasso perchè al direttore del personale non garba il colore della mia cravatta, mentre 3 milioni di pesi socialmente morti potranno impunemente continuare a impiegare un decennio per trasmettere un atto civile da un comune a quello limitrofo, senza nulla temere dalla tanto chiacchierata 'riforma del lavoro'. Il Governo ha detto che valuterà l'applicazione della riforma anche al pubblico impiego. Sarei loro molto grato se nel frattempo riuscissero a farmi avere quel cazzo di atto. Grazie.
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