Di seguito tutti i deliri, in ordine cronologico...
In fin dei conti cos'ha portato di nuovo questo inizio d'anno, se non il consueto fagotto di aspettative e buone intenzioni destinate a diventar fumo entro febbraio?
Gli astrologi dicono che il 2010 sarà particolarmente benevolo per i nati sotto il segno dei Pesci: il loro pezzetto di cielo verrà influenzato in qualche modo dalla presenza di Urano, e tutto ciò sarà foriero di buoni auspici e positivi influssi.
Speriamo bene, ma il fatto che ad influire sul mio 2010 sarà un dio a cui tagliarono i coglioni mi pare poco beneaugurante...
In fin dei conti cosa mi ha portato fino ad ora questo 2010?
- un misterioso ed inquietante dolore alla gola - una colite in fase recrudescente a causa delle esagerazioni alimentari durante le feste - 2/3 chili in eccesso per lo stesso motivo di cui sopra - parecchie seccature sul lavoro
L'unica cosa positiva è che ieri, finalmente, mi sono (quasi completamente) tolto dalle scatole abeti finti, ghirlande e presepi d'ogni foggia (i batuffoli di muschio finto so che me li ritroverò in giro almeno fino a maggio...)
Ho deciso che il calcio va abolito e che il nostro campionato è una farsa. L'ho deciso anche se l'Inter ha vinto (a modo suo, cioè con la rabbia e un gol a tempo scaduto) e la Juventus si è lasciata strapazzare da quell'accozzaglia di cadaveri rianimati a botte di efedrina che va sotto il nome di AC Milan. Football is dead. Il suo animo sportivo sopravvive solo nelle partitelle tra amici, nei campetti di periferia, in mezzo alla strada. Per questo voglio riproporre una cazzata che ho scritto qualche tempo fa su questo inutile blog per ricordare le migliaia di partitelle consumate con gli amici sui campi d'asfalto del borgo natìo (altro che le passeggiate indolenti dei gobbi infami che solo contro l'Inter sono capaci di giocarsela alla morte...)
Se qualcuno ha ancora qualche dubbio riguardo il triste destino che attende questo triste Paese, potrà soffocare ogni residua speranza riguardandosi l'editoriale andato in onda col tg1 di ieri sera ad opera di Augusto Minzolini, direttore di testata e fedele yes-man berlusconiano. Nei pochi minuti di soliloquio davanti alle telecamere, il glabro servitore di governo ha ricordato la figura dell'ex premier e segretario del PSI Bettino Craxi, di cui ricorrerà a breve il decennio dalla morte. Ne ha esaltato le presunti doti di 'grande statista' che 'non ha bisogno di riabilitazioni', dipingendolo poi come una vittima innocente della tempesta di Mani Pulite, un 'capro espiatorio' che pagò ingiustamente sul piano giudiziario le scelte e i meccanismi di un intero sistema politico. Se esistesse il reato di apologia del craxismo, la testa di Minzolini a quest'ora penzolerebbe dal pennone più alto di Saxa Rubra. Non mi soprende che qualcuno provi nostalgia per un leader politico che fu tra i più grandi promotori del sistema di finanziamento illecito ai partiti: conosco persone per le quali Craxi rimane il miglior politico italiano dal dopoguerra in poi, appena un gradino sopra Berlusconi (curiosamente, molti di questi fanatici del craxismo hanno con il fisco un rapporto assai, come dire... naìf: ci sarà ben un collegamento...) Fermo restando il mio umano rispetto nei confronti di una persona scomparsa, rimane il fatto che un simile atto di fede nei confronti di un ex condannato con sentenza passata in giudicato da parte di un direttore del servizio pubblico mi pare un'offesa alla morale. Minzolini ha tutti i diritti di venerare la memoria di Craxi come e quanto gli pare, ma che lo faccia pubblicamente approfittando di un mezzo pagato dalla collettività lo considero inaccettabile. Che l'obiettivo della sua nomina sia quello di trascinare il Tg1 agli infimi livelli di giornalismo di Studio Aperto è già fin troppo evidente. Non c'è bisogno di ulteriori conferme sotto forma di regalìe a padron Berlusconi, le cui fortune economiche e politiche -non serve Minzolini per ricordarlo- proprio in Craxi trovarono il loro principale artefice.
Ne sentivamo il bisogno....
Non è poi così strano che oggi un sacco di gente consideri Craxi come il più grande statista della storia repubblicana, sorvolando sul fatto che fu in realtà un pluricondannato nonchè maggior ideologo del finanziamento illecito ai partiti. In fin dei conti questo è un Paese che annovera tra i 50 personaggi più significativi della sua storia elementi del calibro di Fiorello e Laura Pausini (dati Eurisko: vedere -e inorridire- per credere...)
Che Vittorio Feltri fosse un giornalistucolo bollito e mezzo scemo era cosa risaputa e ampiamente confermata dai suoi pensieri, parole, opere e omissioni; ma che avesse anche due figlie un po' zoccole scommetto che lo sapevano in pochi...
Per quanto inutile, questo blog a volte ama concedersi qualche velleità da pubblico servizio, con particolare vocazione per l'universo della musica indie e le nuove tendenze sonore, grazie ai preziosi consigli e suggerimenti d'ascolto di cui è sempre prodigo*. Ed è proprio su questo tema che oggi vorrei segnalare un tris di incantevoli 'perle' pescate di fresco grazie al mio incessante dragare sui fondali sonori della Grande Rete**. Prendete e ascoltatene tutti.
SENNEN - Destroy Us Album uscito nel 2009 di questa band di origini -se non sbaglio- norvegesi; sonorità vagamente shoegaze con infiltrazioni post-rock che mi hanno ricordato (soprattutto nei tre brani strumentali) un connubio abbastanza appetitoso tra i migliori Explosions In The Sky e i Fugazi. Con una punta di My Bloody Valentine, olè.
THE HORRORS - Strange House In questo caso non si può certo parlare di una produzione sconosciuta, visto che questi gruppo di sciammannati british si è guadagnato qualche anno fa la copertina di New Musical Express. Occorre premettere che un solido background in campo punk e post-punk è propedeutico all'ascolto di questo disco. Al primo ascolto mi ha dato la sensazione di essere stato plasmato nella stessa materia con cui in genere trafficano i Mindless Self Indulgence, solo un po' più glamour.
CHAMBERLAIN - Fate's Got A Driver Uscito 15 anni fa, è il primo dei quattro album prodotti da questi ragazzi dell'Indiana che fanno dell'emo/post-rock/post-hardcore/e-chi-più-ne-ha-più-ne-metta che mi ha ricordato tantissimo, soprattutto per via della voce straziata e un po' lamentosa, i Fugazi dei tempi d'oro. L'ascolto può non sembrare facile ma se le vostre morbide orecchiuzze non riescono ad andare oltre la fuffa di Lady Gaga o le manfrine ugolari di Tiziano Ferro, allora qui che ci state a fare? (al mondo, intendo)
* in realtà non ne capisco una fava, ma voi ancora meno quindi tanto vale... ** non avete idea della quantità di fuffa che mi tocca far transitare sul lettore prima di trovare qualcosa di decente. È come cercare diamanti: ti smazzi tonnellate di fango per cavarci mezza pietruzza
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