Di seguito tutti i deliri, in ordine cronologico...
Pur odiando il freddo e l'inverno con tutto me stesso, devo però ammettere che la neve la trovo simpatica. Non c'è niente da fare: appena cascano i primi fiocchi comincio a sperare che ne metta giù 2 metri almeno. Sono peggio dei bambini. Ma questo bambino dimentica che ha la macchina parcheggiata al capolinea del metrò, e se continua così stasera per lui saran cazzi.
nota estemporanea di critica musicale: Ieri sera sono riuscito a piratare procurarmi "Chinese Democracy" dei Guns n' Roses, l'album più atteso (si dice) della storia del Rock. Beh, fortuna che a me il sound dei GnR tutto sommato non ha mai detto granché, perchè aspettare 15 anni per ritrovarsi nelle orecchie una cagata del genere dev'essere una delusione pesante...
Ha guadagnato più consensi Vladimir Luxuria vincendo l'Isola dei Famosi che tutto il centrosinistra alle ultime elezioni. Visti i precedenti, ora c'è il rischio che per arricchire l'edizione 2009 vengano riesumati quei naufraghi smutandati di Bertinotti e D'Alema...
Se inizia così, non potrà che essere una giornata di merda...
update delle h. 22.00: e infatti...
L'altro giorno un conoscente mi ha inoltrato la mail di un certo Roberto Forni, "privato cittadino non aderente ad alcuna organizzazione politica, religiosa, o di alcun altro genere", il quale, dopo ampie giustificazioni per l'invasione della privacy dei destinatari ed improbabili spiegazioni sui metodi utilizzati per ottenere i loro indirizzi mail, propone di sottoscrivere una petizione online affinchè venga annullata la sentenza della corte d'appello di Milano sul caso di Eluana Englaro. Come noto, la Cassazione ha respinto il ricorso contro la sentenza della Corte d'appelo di Milano che aveva concesso a Beppino Englaro, padre di Eluana, di poter sospendere l'alimentazione e l'idratazione forzata alla figlia in coma irreversibile da sedici anni. Nella sua mail invece mr Forni sostiene la necessità di (testuale) " fermare almeno temporaneamente l'esecuzione del decreto" poichè, dice, "sono passati 16 anni dall'incidente, penso che un pò di tempo in più possa far ragionare meglio ad acque calme..." Al di là del fatto che dopo 16 anni le acque hanno avuto fin troppo tempo per calmarsi, è comunque lecito che su un tema così complesso e delicato i punti di vista siano molteplici. Il mio, ad esempio, è sostanzialmente opposto a quello di Forni, ed nella mia risposta alla mail l'ho spiegato chiaramente. Devo in ogni caso ammettere che l'iniziativa di Forni, pur non avendo cambiato di una virgola le mie opinioni sul tema dell'eutanasia, ha messo in evidenza certe mancanze sul lato pratico. Ci riflettevo ieri sera, nel traffico della tangenziale, mentre come ogni sera rischiavo la pelle nel tentativo di guadagnare l'uscita verso il delirio viabilistico della nuova fiera. Mi chiedevo cosa succederebbe se un giorno o l'altro uno dei tir contro i quali mi tocca guadagnare a braccio di ferro il diritto di passaggio, decidesse all'improvviso di mettere a frutto la sua superiorità cinetica, scaraventandomi nella stessa situazione in cui si trova ora la povera Eluana. Mano sui coglioni, certo, ma al di là di questo è necessario capire quale sarebbe la mia posizione giuridica, considerato che non ho mai espresso pubblicamente e in nessuna forma le mie volontà circa eventuali procedure di fine vita. La Englaro almeno a suo padre aveva detto come comportarsi. Io neanche quello. Sono giuridicamente scoperto. Un giorno potrei ritrovarmi nella disgraziata situazione di non poter esprimere precise e libere volontà circa la determinazione del mio destino, e il rischio è che un qualsiasi Giuliano Ferrara, o un card. Bagnasco, o addirittura il "libero cittadino" Forni possano farlo al posto mio. Ipotesi sconcertante. Per questo oggi, in pieno possesso delle mie (poche) facoltà mentali, dichiaro che
-in caso di malattia o trauma invalidante che determini una situazione di coma irreversibile e stato vegetativo permanente, tale da impedirmi qualsiasi forma di relazione e che comporti la totale dipendenza delle mie funzioni vitali dall'ausilio di macchinari, per un periodo di tempo continuativo e protratto di 3(tre) anni almeno, chiedo
- che venga sospesa ogni forma di accanimento terapeutico e di sostentamento forzato; al limite, come ultimo pasto, frullate una pizza e mettetemela nella flebo. - che non venga dato alcun risalto mediatico alla faccenda. In particolare vorrei che si evitassero le petizioni online da parte di privati cittadini che poi mandano mail ad altri cittadini per sensibilizzarli sulla necessità di negarmi un dignitoso trapasso. - che sia impedito a Giuliano Ferrara -o a chiunque altro in sua vece- di ammorbarmi con bottigliette d'acqua e lezioni di morale non richieste. - che mi vengano somministrati dei derivati oppiacei nell'eventualità che nonostante l'incoscienza io possa comunque provare dolore; anzi, già che siete in ballo, buttatemi dentro tutte le droghe che vi riesce di recuperare: almeno una volta vorrei provare tutte quelle sostanze da cui mi sono sempre tenuto alla larga. - che a spegnere i macchinari e staccare i sondini siano infermiere avvenenti e vestite in modo succinto: del resto si vive (e si muore) una volta sola, no? Manca qualcosa? Ah si: niente fiori, ma opere di bene.
Devo ammettere di essere d'accordo -forse per la prima volta- con un'opinione di quell'invasato di Vittorio Feltri. Il turpiloquiante direttore di Libero, nel suo editoriale sul quotidano in edicola oggi, si scaglia contro il presumibile esito del processo in corso a Milano sul crack Parmalat e il suo imputato n. 1, l'ex patron Calisto Tanzi, nei confronti del quale si profila la possibilità di una assoluzione 'virtuale' anche in caso di condanna. Infatti il buon Calisto, venissero riconosciute le sue responsabilità penali nella faccenda Parmalat, eviterebbe comunque la gabbia. Glielo garantisce la famigerata legge ex Cirielli (uno dei tanti 'gradini' che Berlusconi ha messo in fila nella sua scalata all'impunità) in base alla quale per determinati reati non è prevista reclusione se il condannato ha superato i 70 anni di età, traguardo che il nostro Calisto ha superato proprio ieri: auguroni! E forse è proprio per la sicurezza di poterla sfangare in ogni caso che l'imputato Tanzi, durante il dibattimento di ieri in aula, si è concesso dichiarazioni di un'ipocrisia sconcertante: "Non ho mai ideato, non ho mai avuto la consapevolezza di aver architettato la grande truffa ai danni dei risparmiatori. Non ho mai pensato che ci fosse una diffusione così estesa di titoli nelle tasche di privati"
Così fosse, due sono le possibilità: Tanzi racconta cazzate, volendo far credere che tutto il marciume della vicenda Parmalat gli è passato sotto gli occhi senza che lui se ne accorgesse; oppure era veramente all'oscuro di tutto, ma questo significa che Parmalat è stata guidata per anni da un totale inetto al quale chiunque poteva accendere cerini sotto il culo senza che lui ne avesse il minimo sentore. In entrambi i casi meriterebbe la galera a prescindere dai garantismi della ex Cirielli. D'altro canto, se nei confronti dei cosidetti 'top manager' venisse introdotto il reato di manifesta incompetenza, ci sarebbe il rischio di doversi porre un'altra questione: ci sono abbastanza celle per tutti?
Chi volesse approfondire il significato ermetico dell'immagine si faccia un giro su BeppeGrillo.it
" - no, il post sulle chiavi di ricerca no! Ti prego! E' la classica ultima spiaggia del blogger senza idee... - infatti. "Di seguito le prime 10 chiavi di ricerca che nel mese di ottobre hanno restituito l'indirizzo di codesto blog tra i risultati: - Supercirio
Beh, mi sembra normale che chi cerca 'supercirio' debba trovare IL SuperCirio, a meno che non stesse cercando un prodotto a base di concentrato di pomodoro la cui azienda produttrice prima o poi querelerò per abuso del marchio.
- Mediolanum "l'addetta" ai piani
In tempi di crisi meglio diffidare delle banche in generale, soprattutto di quelle che hanno in giro per i piani misteriose "addette" (quelle virgolette, chissà perchè, hanno un che di pruriginoso...)
- anti christ&anarchist" blog
Oddio... vero che ogni tanto ce n'è per tutti, berluska e Vaticano compresi, ma da qui a ritagliarmi i panni dell'anarchico senzadio ce ne passa.
- paolo giordano
povero Paolo, se sapesse che cercando il suo nome si arriva al mio blog andrebbe in bestia assieme a tutti i suoi numeri primi
- guidone di squadriglia
Scout un giorno, scout per la vita. Effettivamente ai tempi in cui si girava in braghette corte e fazzolettone al collo ero sempre io quello cui toccava portare il guidone. Quel dannato legnaccio continua a perseguitarmi.
- music omsa attiva
Immagino che obiettivo della ricerca fosse la colonna sonora dell'ultimo spot Omsa. Rimarrà un mistero il legame tra i collant Omsa Attiva e le bestiate del mio blog.
- attacchi di panico
addirittura?! Quando ci troverò anche "schizofrenie compulsive" e "amico immaginario" allora sarà il caso di chiudere il blog
- max bunker di destra
ma non mi dire! Il mitico creatore del Gruppo TNT vota per Storace!
- chivuolesseremilionario
Io, ad esempio. Però vorrei anche continuare a scrivere mettendo uno spazio tra una parola e l'altra
- joe strummer usava amplificatori
si, lo credo anch'io. D'altronde una chitarra elettrica senza amplificatore non suona granché. Comunque mi inorgoglisce sapere che googlando Joe Strummer si arrivi anche al mio blog.
"Non mi ero accorto che nella Finanziaria sono stati tolti 134 milioni
alla scuola privata cattolica. Ammetto una mia colpa: cercheremo di non
togliere i finanziamenti alla scuola cattolica: è una libertà per tutti" (Silvio Berlusconi, 5 novembre 2008)
In sostanza: ok al taglio da 8 miliardi di finanziamenti alla scuola pubblica, ma guai a chi tocca i soldini destinati a preti e suorine delle scuole private cattoliche.
Il sistema scolastico va allo sfascio mentre con le mie tasse ci mantengono le Orsoline...
Intanto Obama ha vinto. E' già qualcosa, se non altro perchè solo due anni fa una simile eventualità sarebbe stata scartata a priori. L'America di Obama, quella del sogno americano che non è mai morto, scivola sull'onda dell'euforia verso quella fase in cui l'idealismo della campagna elettorale sfuma lentamente nel realismo post-vittoria: esaurita la spinta del "yes we can", è arrivata l'ora del "now we must do". E io, a costo di apparir musone (per dirla alla Leonardo), continuo a sostenere che l'elezione di Obama è una grande vittoria della democrazia e segna una svolta epocale nella storia americana, ma non avrà impatti significativi sullo scenario politico europeo e ancor meno su quello italiano. Ci hanno provato i burattini del nostro teatrino politico a cospargersi di 'obamismo', nel tentativo di far propria la vittoria di un sistema democratico che è lontano anni luce dai loro machiavellismi meschini e provinciali. Un atteggiamento patetico, come ha detto bene Cacciari. A pensarci bene vien da piangere per lo sconforto: dall'altra parte dell'oceano si scrive la storia e si aprono le porte del futuro, mentre in Italia come si accoglie tutto questo? Con i commenti al limite del surreale del premier in carica e le sparate fuori misura di un post-fascista avvezzo a figuracce da miserabile. "Obama è dei nostri" ha dichiarato Veltroni, quasi a lasciar intravedere l'illusione (assolutamente infondata) che l'onda lunga della vittoria dei democratici negli USA possa essere il segnale di un cambio di fronte anche nella realtà italiana. Dal canto suo Berlusconi, che ora minimizza la sua più volte palesata simpatia per l'ala rebubblicana e per "l'amico Bush", si affretta ad assicurare che i rapporti tra Italia e USA rimarrano ottimi. Questo ci fa capire come un parallelismo tra la situazione statunitense e quella italiana sia un azzardo anche solo sul piano dei personaggi: di là avevano un candidato democratico giovane e uno sfidante repubblicano anziano; il giovane era giovane e l'anziano faceva l'anziano. Noi abbiamo un premier anziano che ha l'ossessione di apparire giovane, e un leader dell'opposizione (relativamente) giovane ma che è già vecchio nel pensiero e nelle idee. Ma dove cazzo vogliamo andare? L'America è lontana. Da oggi lo è ancora di più.
Nel giorno in cui gli USA si producono in una delle più grandi dimostrazioni di democrazia della loro storia, con i due contendenti alle presidenziali che rilasciano dichiarazioni di reciproca stima, il nostro psico-nano Presidente del Consiglio non perde l'occasione per mostrare quanto sia distante da tutto ciò il suo provincialismo politico da dilettante allo sbaraglio. Prima sceglie di non commentare i risultati, mentre i governi di mezzo mondo si affrettano a congratularsi con il neo-presidente USA; Poi, quando infine si è decide, non rinuncia ad una delle sue uscite da guitto d'operetta che lo hanno reso famoso (e ridicolo) in tutte le cancellerie del pianeta. America, quanto ti invidio oggi...
Sono avanti, gli americani: loro il problema l'hanno già risolto.
Non vorrei sembrare indelicato, ma ritengo che se esistesse un premio annuale per la sfiga più grande, quest'anno toccherebbe senz'altro alla nonna di Barack Obama. Poveretta: 86 anni di vita, di cui gli ultimi 47 a desiderare un futuro da presidente per il suo nipotino prediletto, e le tocca andarsene il giorno prima che il suo sogno diventi realtà (o almeno dovrebbe...)
Non so, magari è solo una mia sensazione, ma è come se in tutto questo si nascondesse un messaggio dal significato terribilmente profetico...
Mi arriva tutto d'un botto una mail avente oggetto " maestro unico e altro" con allegato un documento PDF dal titolo perentorio: " tutte le bugie della sinistra". Il documento, di cui non sono chiare le fonti (non ci sono riferimenti circa l'autore, né nel documento stesso né da parte di chi l'ha inviato) avrebbe lo scopo di fare chiarezza sui contenuti del cosidetto Decreto Gelmini sulla riforma scolastica, smascherando nel contempo le falsità che una generica 'sinistra' avrebbe articolato nel tentativo di impedirne l'approvazione (peraltro già avvenuta). Ritengo meriti di essere linkato QUI, non perchè mi interessi esprimere consenso o meno sui contenuti, bensì con l'unico scopo di fotografare la situazione a poche ore dall'approvazione del decreto in questione. I (tanti) detrattori della riforma Gelmini preannunciano pesanti ricadute sociali innescate dal provvedimento. Questo documento invece le smentisce una ad una. Benissimo, allora lo metto lì, e aspetto. Mi tornerà utile da qui a qualche mese, quando secondo previsioni cominceranno a farsi sentire gli effetti della riforma. A quel punto, pagine alla mano, sarà facile stabilire chi sparava più cazzate tra governo e opposizione. Scripta Manent, eccheccazzo.
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