Di seguito tutti i deliri, in ordine cronologico...
Credo che Yahoo Answer sia uno dei fenomeni più divertenti di Internet. Davvero, la piattaforma di "social helping" di Yahoo, basata su un meccanismo semplicissimo tipo 'io domando - qualcuno risponde' riesce ad essere uno specchio spassosamente fedele dei nostri tempi, almeno di quella gran massa di persone che bazzicano Internet convinte di trovarci la risposta a qualsiasi dubbio. Con questo non voglio dire che Yahoo Answer sia generalmente una cagata, nè mettere in discussione l'autorevolezza e la buona volontà di chi la utilizza e vi contribuisce, però quando si trovano domande quali " mi sono sognata un corvo morto! ha un significato?!?" oppure si incocciano disperati appelli medico-scientifici tipo " ho 13 anni e mi esce soltanto pochissimo sperma, quasi nullo. aiuto!!?" è difficile non lasciarsi tentare dal demone dell'ironia. Infatti non resisto: a volte capita di pescare domande talmente assurde/divertenti/ deliranti che mi diventa difficile non rilasciare il mio personale contributo. Quello che segue è un breve elenco delle " domande aperte" più divertenti che ho scovato negli ultimi giorni, complete delle risposte che in alcuni casi ho scritto veramente, in altri avrei voluto ma mi sono trattenuto all'ultimo per decenza e volontà di non infierire (anch'io ho un cuore, eccheccazzo) D: Ma che differenza c'è tra meteorologia e meteorismo?R: molta meno di quanto si creda: in entrambi i casi si tratta di masse d'aria in movimento... D: Come addestrare un cincillà?R: prendendolo a randellate con uno stuzzicadenti D: Mi date 1 mano sulle centrali nucleari in italia?R: Volentieri, quante pensavi di farne? Tu comincia a costruire i noccioli, io porto l'acqua pesante... D: Ragà ieri ho sentito 2 ke dicevano "ci facciamo una spagnola??" ma che cosa è una spagnola?R: se hai una cugina tettona fai prima a chiederlo a lei D: Perdere la verginità dentro al lavandino è irrimediabile?R: Si, a meno che non l'hai persa con l'idraulico D: Secondo voi, un giorno, la televisione sparirà?R: A un mio amico è successo, una volta che ha dimenticato di chiudere casa e in zona bazzicavano gli zingari D: Qual è l'oggetto che vi riflette di più?R: Lo specchio, in genere... D: Secondo voi ci sono ancora tanti idioti in giro?R: Moltissimi, e si divertono a fare domande su Yahoo Answer... (...potrebbe continuare...)
Si da il caso che il bizzarro manutentore di questo blog proprio oggi sia entrato nel mesto novero degli 'anta', pertanto se qualcuno volesse alleviargli il peso di questo malinconico evento sappia che può farlo omaggiandolo della seguente pubblicazione: Garantisco in cambio la mia totale gratitudine per i prossimi quarant'anni...
update del 02/03 h 13.30: I GOT IT!! Vista la scarsa adesione alla proposta di farmene dono in occasione del mio genetliaco, ho provveduto in prima persona all'acquisto presso la maestosa libreria Hoepli di MI centro. M'è costato un botto, ma per queste 384 pagine che raccontano la colonna sonora dei miei anni migliori ogni spesa è giustificata.
Come dimenticare le famose "3i" che furono al centro della riforma Moratti, quando la stessa era a capo del dicastero della pubblica istruzione? Berlusconi ne fece uno tra i più scalpitanti dei suoi cavalli elettorali, assicurando agli italiani che Impresa, Inglese e Internet sarebbero stati una priorità nei progetti di sviluppo sociale del suo governo. In realtà a distanza di poco tempo e dopo la breve parentesi prodiana, sembra che il cavallo delle "3i" sia già destinato ad azzopparsi. Pare infatti che la voce Internet sia destinata a sparire dai progetti formativi delle scuole primarie, risucchiata dal riassetto organizzativo previsto dalla riforma Gelmini.Secondo il sito del Ministero, l'alfabetizzazione informatica "non costituisce, soprattutto nella scuola primaria, un insegnamento prioritario".Lo ribadisco, più che altro perchè io per primo faccio fatica a crederci: per il ministro Gelmini l'insegnamento delle nuove tecnologie, informatica e internet in primis, non è da considerarsi prioritario. La ragione è semplice: la riorganizzazione dell'attività scolastica secondo il nuovo assetto a maestro unico non permetterà di dedicare personale e risorse a quel tipo di attività didattica. Ma allora tutta quella faccenda delle "3i", la rivoluzione morattiana, Berlusconi che va in giro a sbandierare l'iniziativa come un pilastro della sua amministrazione... tutte cazzate? E adesso cosa racconteremo all'Europa che invece vorrebbe veder garantito a tutti i suoi cittadini il diritto all'accesso alle nuove tecnologie ed ha posto tra i suoi obiettivi proprio l'alfabetizzazione informatica?
In realtà dietro questo ennesimo scempio non può che esserci la voglia di Berlusconi di portare altra acqua al suo già fin troppo alimentato mulino. La rete Internet -ormai l'ha capito- non la potrà mai controllare, quindi non gli resta che impedire alle nuove generazioni di imparare a usarla...
"Più Berlusconi riesce a manipolare il sistema a suo vantaggio, più gli italiani sembrano ammirarlo"Chi l'ha detto? Veltroni prima di dimissionarsi dalla presidenza del PD? Concita de Gregorio sulla prima pagina dell'Unità? Lo spirito di Montanelli fuggito dall'aldilà? No, lo hanno scritto a chiare lettere l' International Herald Tribune e il New York Times, con riferimento alla vicenda-scandalo del caso Mills, dimostrando ancora una volta quanto il fenomeno Berlusconi venga recepito al di fuori dei nostri confini come un'autentica e inconcepibile anomalia politica di cui soltanto gli italiani sembrano non volersi accorgere.
Alla luce dei successivi eventi, il successo del PdL alle regionali sarde ha lo stesso peso della conquista di Asia e Americhe in una partita di Risiko: si diventa talmente forti da essere praticamente imbattibili. Ma ora che la Sardegna ha scelto un destino di cementificazione, e il leader del più grande partito d'opposizione si è dimesso, a noi cosa resta? Il Bis-Losco ha ormai in pugno questo paese come fosse una cosa di sua proprietà. Nelle ceneri del PD ribollono i malumori di un establishment paralizzato dalla sua stessa incapacità di trovare una linea unitaria sulle grandi questioni politiche (crisi economica in primis) verso le quali il paese si aspetta iniziative concrete e in tempi ragionevolmente rapidi. Sul cadavere suicida di Veltroni stanno ballando in tanti, da D'Alema a Bersani allo stesso Franceschini -che dovrebbe assumere in pectore la carica di segretario per traghettare il partito verso le europee che, com'è facile immaginare, saranno un ulteriore bagno di sangue e consensi. La classe dirigente del PD è rimasta come spiazzaa dalle dimissioni del segretario Veltroni. Per mesi molti di loro hanno inciuciato nell'ombra con l'unico scopo di mettere i bastoni tra le ruote alle iniziative veltroniane, ed ora che il loro presunto scopo è raggiunto restano lì a guardarsi in faccia, ad accusarsi a vicenda, a scaricarsi le responsabilità ci un fallimento che è anche (e soprattutto) il loro. In mezzo a tutto questo trambusto si comincia ad intravedere il sentiero della secessione, il ritorno alla frammentazione multipartitica e ideologicamente multistrato. Esattamente quello stato di cosa anacronistico e deleterio che Veltroni, con il suo progetto del PD, sognava di eliminare. Eppure questo desiderio strisciante di secessione, proprio in questa fase, rappresenta il pericolo più grande per la credibilità istituzionale del paese e delle sue strutture democratiche. Se Berlusconi ha schiacciato così facilmente un'opposizione che si fingeva unita, figuriamoci cosa potrà fare ad un'opposizione dichiaratamente divisa. (continua. Forse. Se ne avrò voglia.)
Cosa avrebbe potuto allietare la mia domenica oltre al godereccio risultato del derby? A esempio l'aver finalmente trovato in una libreria di provincia, sotto forma di ultima copia disponibile, quel romanzo che andavo cercando da un pezzo. Ora mi si stendono dinnanzi le 1378 pagine di quello che è stato definito tra i più eclatanti casi editoriali degli ultimi vent'anni. Mi auguro di poter esprimere identico giudizio, perchè al momento l'unica cosa veramente eclatante è stato il prezzo che l'ho pagato...
Probabilmente dovrei adeguarmi al gran rumore che si è scatenato intorno al caso Englaro dopo la dipartita (la seconda, definitiva) della protagonista principale, l'unica che senza clamori nè alzate di voce ha fatto la sua parte fino in fondo, e con la levità di una grand etoile si è alzata sulle punte ed è uscita di scena. Dovrei adeguarmi, dicevo, al chiasso mediatico e politico che ne è seguito, cavalcando la pochezza dei nostri cialtroni democraticamente eletti e tutto lo schifo che sono riusciti a gettare sulla fine di questa vicenda triste. Ora tutti invocano con colpevole ritardo il silenzio e il rispetto. Per Eluana, per la sua famiglia, per tutti coloro che in un modo o nell'altro hanno vissuto il dramma di questi 17 anni di non-vita. Che tacciano a questo punto sia i fanatici della vita a tutti i costi che i difensori del diritto alla dignità di un'esistenza piena. E taccio anch'io, ovviamente. Una solo pensiero però vorrei lasciarlo per il signor Englaro, un uomo che per quasi due decenni anni ha innaffiato e curato una pianta che sapeva non avrebbe mai più potuto germogliare, e che tanto ha lottato -spesso solo- perchè a quella pianta fosse lasciata la possibiltà di tornare alla terra. Sipario.
Per tutti coloro che fino ad oggi non ne avevano mai sentito parlare -incluso il sottoscritto- diremo che i SINCLEAR sono una band di ragazzotti novaresi dediti a produrre musica di un genere che l'industria discografica, nella sua isteria di classificazione compulsiva, definisce hard-core melodico. Non avendo finora ascoltato granchè della loro produzione, dirò soltanto che alle mie esigenti orecchie suonano un tantino adolescenziali, il vocalist ha due ottave in eccesso e il batterista è un po' incolore. In compenso il videoclip che con magnanimità incollo qui sotto merita attenta considerazione: vi compare, preziosissimo cameo, un certo Enrico Brizzi (per i meno accorti: è il tizio in t-shirt verde seduto sul divano in dolce compagnia). Vi basti il nome, non dico altro. E se non vi basta allora sono sinceramente dispiaciuto per voi e per il vuoto nelle vostre esistenze. Per me invece è assoluto godimento sapere che l'animo artistico del vecchio Bastogne continua a fiammeggiare...
Ai più attenti tra voi sarà senz'altro già capitato (a me un paio di volte) di incrociare in giro per strada questi lenzuoloni pubblicitari raffiguranti 5 individui nerovestiti che, su uno sfondo azzurrognolo di stampo geografico, osservano i passanti con inquietante fissità. In prima battuta ho pensato alla locandina dell'ultimo film di Tarantino, o di Men In Black III. Anche l'ipotesi 'pubblicità di pompe funebri' all'inizio mi era sembrata valida, finchè ieri non ho avuto occasione, fermo ad un semaforo, di osservare con maggior attenzione l'orrendo poster. Scopro così che i 5 tristi figuri altro non sono che il gruppo costituente della Fondazione Italiani nel Mondo, un'organizzazione legata politicamente ai partiti di centrodestra e al premier Berlusconi, e il cui scopo dichiarato -anche nel lenzuolone- sarebbe genericamente quello di rilanciare il made in Italy nel mondo. Lodevole iniziativa, non fosse che il made in Italy di tutto ha bisogno tranne che di essere sponsorizzato da cinque personaggi che sembrano usciti da un serial a metà tra 'I Sopranos' e 'Six Feet Under'. E quella scelta di ritrarli in movimento, che valore aggiunto poteva dare? È vero: un soggetto ritratto in movimento comunica dinamismo; ma se il soggetto in questione è il pingue sen. De Gregorio la cui dinamicità, a giudicare dalla forma fisica, si esprime unicamente a tavola (o in certe arraffonerie di cui la giustizia ancora gli chiede conto, stando al suo curriculum giudiziario) quale messaggio distorto andiamo a dare del nostro povero Paese al resto del mondo? Ma un'ancor più assillante questione mi pressa: la fondazione, i manifesti... quanto costa tutto questo? E soprattutto: CHI PAGA?
update del 05/02: per chi volesse approfondire le proprie conoscenze riguardo il sen. De Gregorio, l'uomo che si arroga il diritto (chissà poi a quale titolo) di rappresentare gli italiani nel mondo, consiglio la lettura di questa perla a firma di Enzo D'Errico pubblicata su Corriere.it un paio di anni or sono.
Ma chi %#@*$ siete?!?
Non so se scusarmene o meno, ma ho la sensazione che le mie velleità grafomani -ammesso ne abbia mai avute- siano entrate in letargo.
Può essere che riesca a tornare a scrivere con una certa regolarità prima del disgelo. O forse no, del resto fa troppo freddo per fregarmene qualcosa.
Ieri sera sono riuscito a vedere su La7 un pezzo di "W.", il film di Oliver Stone sulla vita di George W. Bush, e devo ammettere di averlo trovato deludente. E' vero che il presidente uscente non è stato il migliore della storia USA, e che certe sue scelte scellerate continueranno a pesare sul futuro dell'America e del mondo intero ancora per un pezzo, ma da qui a dipingerlo come un mentecatto rincoglionito sempre attaccato alla bottiglia, mi pare un'esagerazione. Ma se così non fosse, e l'uomo che ha occupato la poltrona più importante del mondo negli ultimi 8 anni è veramente quello descritto nel film, allora ringraziamo Iddio per questo inauguration day.
Ho scoperto che gli ACE inibitori sono stati sintetizzati a partire da un peptide isolato per la prima volta nel veleno dei serpenti. Adesso sta a vedere che se campo un paio d'anni in più mi tocca ringraziare quelle bestiacce immonde...
Il signore con il cappellino da subcomandante Marcos che canta in questo video è quel genio assoluto di mister Isaac Brock, mentre il collettivo di musicisti che magistralmente lo accompagna in questa inconsueta performance sono nientepopodimeno che i Broken Social Scene. Ne esce un pezzo di rara qualità e che manda segnali buoni circa l'attuale vena artistica di entrambi gli autori.
Se non avete idea di chi sia Isaac Brock (e tantomeno la band di cui è leader) nè avete mai sentito parlare dei Broken Social Scene, allora la vostra esistenza è un oceano di tenebre senza rendenzione e il vostro destino è di ascoltare Giusy Ferreri fino all'ultimo dei vostri giorni (dopodichè vi toccherà Gigi D'Alessio, per l'eternità).
Mettiamola così: non è per pigrizia o mancanza di voglia, è solo che questo inizio 2009 mi vede un po'.. come dire... SCAZZATO, ecco.
Non è tanto una questione di voglia, quanto di scarsa auto-motivazione nel trovare gli stimoli necessari per tornare a scrivere, con dignitosa frequenza, le solite inutili cazzate che sono la (mancanza di)ragione di questo blog.
E poi fa freddo, troppo freddo. Io sono una creatura equatoriale che un destino canaglia ha voluto far nascere ad una latitudine non adatta ai suoi spiriti umorali.
Quando il respiro si congela sui denti e le mani si screpolano e le dita rifiutano di muoversi, qualsiasi prospettiva sulle cose del mondo guadagna una sfumatura grigiastra e zozza quanto la neve ammassata sui bordi delle strade. Il freddo mi fa incazzare, mi rende intrattabile, e questo condiziona il mio punto di vista su qualsiasi argomento. Il mio cinismo è criofilo e il gelo è il suo alimento.
Coscienza e decenza mi suggeriscono di aspettare tempi migliori e -si spera- più temperati. Per ora mi accontento di soffiarmi sulle dita e strofinarmi le orecchie (rigorosamente in quest'ordine).
Che posso dire? Dopo lunghe e assai godute vacanze il ritorno alla quotidiana routine ha l'effetto di una sprangata sugli zigomi. E quando l'umore viaggia allo stesso livello della fanghiglia nevosa che appesta le strade diventa difficile trovare il giusto stato d'animo per spiegare come ancora una volta, ancora di più, mi sia convinto che stare in ferie è una cosa che non potrà mai e poi mai venirmi a noia.
E' tutto? Si, per ora direi di si. In questo momento non è il caso di sforzarsi troppo. Non ci sono più abituato.
Non sono morto. Non ancora, almeno. Magari i livelli di colesterolo e trigliceridi sparati alle stelle dagli eccessi di questi giorni potrebbero far pensare il contrario, ma al momento posso garantire di essere ancora in grado di stendere due cazzate su queste pagine. Il fatto è che la mia già esile vena grafomane, ammesso ne abbia mai avuta una, è messa a dura prova dagli ozi di questi giorni di ferie. Magari aspettiamo l'inizio del nuovo anno e poi se ne riparla.
Che altro potrei dire ora? Buon fine 2008.
Caro Babbo Natale, quest'anno sono sicuro di essermi comportato da bambino buono e giudizioso, e il fatto che un vecchio buffone stupra-renne come te possa invece ritenere il contrario mi lascia totalmente indifferente. Affrettati pertanto a procurarti quanto di seguito descritto e ringrazia il cielo che viviamo tempi di crisi ed ho preferito contenermi. Ciò che mi aspetto di trovare nella calza è il cd dei Soul's Release che contiene il brano dal titolo 'Dripping Whispers'. Se può aiutarti, si tratta del brano che fa da colonna sonora al trailer di 'Powder Blue', film con la regia di Timothy Linh Bui che dovrebbe uscire nelle sale nei primi mesi del 2009. Tutto chiaro, vecchio ricnitrullito? Allora vedi di darti da fare e cerca di non deludermi, se non vuoi che per te e le tue renne pulciose questo diventi un pessimo Natale. Ci conto.
(un bambino buono)
Mancano solo 10 gg a Natale: con tutto il mio elfico splendore auguro ad ognuno BUON NATALE e FELICE 2009!
La neve in città in genere non piace a nessuno, a parte i bambini che ci fanno i pupazzi e i cani che ci pisciano sopra (sui pupazzi, non sui bambini). Però bisogna dire che crea atmosfera, prepara le verze per la cassoela ed ha l'incredibile capacità di modificare gli orari ai miei vicini di casa. Questi sono tutti bravi lavoratori indaffarati e mattinieri proprio come me, ed è consuetudine scambiarsi un saluto di prima mattina, incrociandosi nel tornello dei box prima di impegnare uno dietro l'altro la rampa d'uscita. Tranne quando nevica. In questo caso la zona garage, a quell'ora di solito abbastanza animata, si presenta deserta e silenziosa. Allora prendo la mia pala da neve e attacco a liberare, ancora una volta DA SOLO, la rampa di uscita, rimunginando ipotesi su quali morbi epidemici possono aver colpito così duramente tutto il vicinato, risparmiando soltanto me. Alla fine, quando ormai mi sono convinto che l'intero quartiere sia rimasto vittima di un attacco terrorista a base di gas nervino verso il quale io sono misteriosamente immune, mi asciugo il sudore e con un colpo secco batto la pala sul cemento del tornello per liberarla dalla neve residua. All'improvviso, come se quel suono fosse un segnale convenuto, tutte le serrande si aprono all'unisono e le facce riposate dei miei coinquilini fanno capolino augurandosi vicendevolmente buona giornata. Con altrettanta simultaneità vengono avviati i motori. Il tempo di rallegrarmi del fatto che l'intero vicinato non è rimasto vittima di alcuna disgrazia e il tornello è già invaso da auto che diligentemente si accodano verso la rampa d'uscita, ormai perfettamente sgombra da ogni traccia nevosa. Li saluto uno ad uno mentre mi sfilano davanti, e loro rispondono con un sorriso che fa tanto, tanto Natale...
- Cosa vorresti per Natale? - mmmmm.... non so, tu cosa pensavi di regalarmi? - pace, amore e serenità - ma queste cose le ho già! - ke sfiga: di questi tempi sono le uniche che vengon via per poco...
«Abbiamo ricevuto il vostro invito alla cerimonia per la consegna dell’attestato di Benemerenza civica in data 7 dicembre 2008. Desideriamo in primo luogo ringraziare chi ha proposto il nostro nome. Vi comunichiamo altresì che non intendiamo accettare la Benemerenza, poichè siamo in disaccordo con la vostra decisione di non assegnare l’Ambrogino d’Oro a Enzo Biagi e la cittadinanza onoraria a Roberto Saviano, come riportato dai principali organi di stampa». Elio e Le Storie Tese.
Soltanto loro però.
Onestamente tutta quest'avemaria di polemiche intorno all' aumento dell'IVA per gli abbonamenti Sky non la capisco proprio. Vero che i teleutenti sono già vessati dal canone RAI, vero che è una tassa iniqua e vagamente (!) in odore di conflitto di interessi, però gridare allo scandalo per neanche 2 euro al mese di aumento su quello che nonostante tutto rimane un prodotto di nicchia mi sembra esagerato. In fin dei conti chi è l'abbonato medio della pay-tv? Se togli quella fetta consistente di consumatori che hanno sottoscritto l'abbonamento solo per togliersi dai coglioni i centralinisti di Sky che chiamano ogni sera all'ora di cena, per il resto si tratta di gente che non sa come buttare via i soldi e regala a moglie e figli la possibilità di rincoglionirsi davanti a 700 canali di cartoni animati e serial tv americani. Oppure quelle anime semplici che ogni volta che invitano amici a cena si sentono chiedere "si, ma ce l'hai Sky? no? e allora come la vediamo la partita?" (risposta consigliata: vaffanculo tu, Sky e la partita. Se ti invito a cena è per condividere una serata in compagnia. Se lo scopo è divanarmi tutta sera davanti alla tv allora posso benissimo farlo da solo...) Insomma, tutto questo per dire che di questi tempi ci sarebbero ben altre brutture da contestare al governo in carica e allo psiconano che lo presiede, e mi riferisco a questioni al cui confronto l'IVA di Sky è una goccia di pioggia in un mare di merda. Vogliamo parlare della scandalosa revoca delle agevolazioni sugli interventi di risparmio energetico? Ci sono famiglie che hanno speso migliaia di euro per investimenti nel campo del risparmio energetico e della salvaguardia ambientale attirati dai cosidetti 'ecoincentivi', cioè agevolazioni fiscali sui costi sostenuti per l'installazione di pannelli fotovoltaici, isolamenti termici, etc. Ebbene il ministro Tremonti, nella finanziaria 2009, ha tirato una bella riga su queste voci cosicchè tutti coloro che hanno cacciato soldini per gli investimenti di cui sopra ora potranno prendere le loro domande di sgravio e bruciarle per scaldarsi, in pieno spirito ambientalista. Non bastasse questo, alle marachelle natalizie del governo in carica si aggiunge anche un "attacco grave e scomposto" dello psiconano nei confronti del Corriere della Sera e de La Stampa, complici secondo lui di essere capitanati da direttori incapaci di fare il loro mestiere. Lo hanno già ribattezzato " l'editto albanese" (in questi giorni lo psiconano si rende ridicolo a Tirana) con chiaro riferimento al famoso "editto bulgaro" di qualche anno fa contro Biagi-Santoro-Luzzatti. Anche in questo caso l'ira del nano è tutta contro certa stampa -o meglio quei pochi organi di informazione che ancora non riesce a controllare- colpevole a suo avviso di fare cattiva informazione nei confronti dei cittadini. E cosa avrebbero fatto di così terribile i due quotidiani in questione per scatenare la reazione squilibrata del premier? Semplicemente avevano evidenziato ciò che qualsiasi cittadino con un livello intellettivo medio aveva già capito da solo: che la vicenda Sky costituisce l'ennesimo, palese caso di conflitto di interessi da parte di Berlusconi. Mal gliene incolse, poveretti. Davanti a tutto questo la presunta opposizione cosa fa? Si avvita in polemiche inutili sui 2 euro di aumento mensile agli abbonati Sky. In realtà dovrebbero esserne contenti: forse è la volta buona che riescono a racimolare un paio di spettatori in più per la loro buffa YouDem.tv
Sono convinto che Tremonti sia tutt'altro che un pirla, anche se il suo faccino, lombrosianamente parlando, si ostina a gridare il contrario. Nonostante ciò, quel buffo brianzolo occhialuto ogni tanto se ne esce con qualche nuova trovata che mi riaccende i dubbi. La social card, tanto per fare un esempio. Senza voler entrare nel merito circa il reale valore dell'iniziativa (con 40 euro al mese oggigiorno non ci fai un cazzo, inutile prendersi in giro) mi chiedo semplicemente con quale criterio verranno selezionate le famiglie che avranno diritto a questo strumento di sostegno. Perchè se per capire chi aiutare si ricorrerà ancora una volta alle dichiarazioni dei redditi, allora sappiamo già a chi andranno quei soldi (pubblici): a chi di soldi ne ha già a palate, proprio perchè non li dichiara come redditi. Saranno gli stessi che hanno già l'esenzione dal ticket in ospedale, i libri gratis per i figli, le rette mensili dell'asilo ridotte, e via detraendo. Fa niente se poi hanno la casetta al mare e il Cayenne parcheggiato in garage. E' la solita abilità tutta italiana con cui moltissimi possessori di partita iva riescono a incamerare fiumi di denaro a fronte di dichiarazioni fiscali al limite della nullatenenza. E' vergognoso come questa categoria di personaggi, che in qualsiasi altro paese del mondo rappresenta un abominio da perseguire, in Italia venga invece tutelata da un governo guidato da un personaggio che proprio sull'evasione fiscale ha fondato il suo impero economico. E da oggi, grazie a Tremonti, chi evade di più ha anche diritto ai punti della tessera fedeltà.
Pur odiando il freddo e l'inverno con tutto me stesso, devo però ammettere che la neve la trovo simpatica. Non c'è niente da fare: appena cascano i primi fiocchi comincio a sperare che ne metta giù 2 metri almeno. Sono peggio dei bambini. Ma questo bambino dimentica che ha la macchina parcheggiata al capolinea del metrò, e se continua così stasera per lui saran cazzi.
nota estemporanea di critica musicale: Ieri sera sono riuscito a piratare procurarmi "Chinese Democracy" dei Guns n' Roses, l'album più atteso (si dice) della storia del Rock. Beh, fortuna che a me il sound dei GnR tutto sommato non ha mai detto granché, perchè aspettare 15 anni per ritrovarsi nelle orecchie una cagata del genere dev'essere una delusione pesante...
Ha guadagnato più consensi Vladimir Luxuria vincendo l'Isola dei Famosi che tutto il centrosinistra alle ultime elezioni. Visti i precedenti, ora c'è il rischio che per arricchire l'edizione 2009 vengano riesumati quei naufraghi smutandati di Bertinotti e D'Alema...
Se inizia così, non potrà che essere una giornata di merda...
update delle h. 22.00: e infatti...
L'altro giorno un conoscente mi ha inoltrato la mail di un certo Roberto Forni, "privato cittadino non aderente ad alcuna organizzazione politica, religiosa, o di alcun altro genere", il quale, dopo ampie giustificazioni per l'invasione della privacy dei destinatari ed improbabili spiegazioni sui metodi utilizzati per ottenere i loro indirizzi mail, propone di sottoscrivere una petizione online affinchè venga annullata la sentenza della corte d'appello di Milano sul caso di Eluana Englaro. Come noto, la Cassazione ha respinto il ricorso contro la sentenza della Corte d'appelo di Milano che aveva concesso a Beppino Englaro, padre di Eluana, di poter sospendere l'alimentazione e l'idratazione forzata alla figlia in coma irreversibile da sedici anni. Nella sua mail invece mr Forni sostiene la necessità di (testuale) " fermare almeno temporaneamente l'esecuzione del decreto" poichè, dice, "sono passati 16 anni dall'incidente, penso che un pò di tempo in più possa far ragionare meglio ad acque calme..." Al di là del fatto che dopo 16 anni le acque hanno avuto fin troppo tempo per calmarsi, è comunque lecito che su un tema così complesso e delicato i punti di vista siano molteplici. Il mio, ad esempio, è sostanzialmente opposto a quello di Forni, ed nella mia risposta alla mail l'ho spiegato chiaramente. Devo in ogni caso ammettere che l'iniziativa di Forni, pur non avendo cambiato di una virgola le mie opinioni sul tema dell'eutanasia, ha messo in evidenza certe mancanze sul lato pratico. Ci riflettevo ieri sera, nel traffico della tangenziale, mentre come ogni sera rischiavo la pelle nel tentativo di guadagnare l'uscita verso il delirio viabilistico della nuova fiera. Mi chiedevo cosa succederebbe se un giorno o l'altro uno dei tir contro i quali mi tocca guadagnare a braccio di ferro il diritto di passaggio, decidesse all'improvviso di mettere a frutto la sua superiorità cinetica, scaraventandomi nella stessa situazione in cui si trova ora la povera Eluana. Mano sui coglioni, certo, ma al di là di questo è necessario capire quale sarebbe la mia posizione giuridica, considerato che non ho mai espresso pubblicamente e in nessuna forma le mie volontà circa eventuali procedure di fine vita. La Englaro almeno a suo padre aveva detto come comportarsi. Io neanche quello. Sono giuridicamente scoperto. Un giorno potrei ritrovarmi nella disgraziata situazione di non poter esprimere precise e libere volontà circa la determinazione del mio destino, e il rischio è che un qualsiasi Giuliano Ferrara, o un card. Bagnasco, o addirittura il "libero cittadino" Forni possano farlo al posto mio. Ipotesi sconcertante. Per questo oggi, in pieno possesso delle mie (poche) facoltà mentali, dichiaro che
-in caso di malattia o trauma invalidante che determini una situazione di coma irreversibile e stato vegetativo permanente, tale da impedirmi qualsiasi forma di relazione e che comporti la totale dipendenza delle mie funzioni vitali dall'ausilio di macchinari, per un periodo di tempo continuativo e protratto di 3(tre) anni almeno, chiedo
- che venga sospesa ogni forma di accanimento terapeutico e di sostentamento forzato; al limite, come ultimo pasto, frullate una pizza e mettetemela nella flebo. - che non venga dato alcun risalto mediatico alla faccenda. In particolare vorrei che si evitassero le petizioni online da parte di privati cittadini che poi mandano mail ad altri cittadini per sensibilizzarli sulla necessità di negarmi un dignitoso trapasso. - che sia impedito a Giuliano Ferrara -o a chiunque altro in sua vece- di ammorbarmi con bottigliette d'acqua e lezioni di morale non richieste. - che mi vengano somministrati dei derivati oppiacei nell'eventualità che nonostante l'incoscienza io possa comunque provare dolore; anzi, già che siete in ballo, buttatemi dentro tutte le droghe che vi riesce di recuperare: almeno una volta vorrei provare tutte quelle sostanze da cui mi sono sempre tenuto alla larga. - che a spegnere i macchinari e staccare i sondini siano infermiere avvenenti e vestite in modo succinto: del resto si vive (e si muore) una volta sola, no? Manca qualcosa? Ah si: niente fiori, ma opere di bene.
Devo ammettere di essere d'accordo -forse per la prima volta- con un'opinione di quell'invasato di Vittorio Feltri. Il turpiloquiante direttore di Libero, nel suo editoriale sul quotidano in edicola oggi, si scaglia contro il presumibile esito del processo in corso a Milano sul crack Parmalat e il suo imputato n. 1, l'ex patron Calisto Tanzi, nei confronti del quale si profila la possibilità di una assoluzione 'virtuale' anche in caso di condanna. Infatti il buon Calisto, venissero riconosciute le sue responsabilità penali nella faccenda Parmalat, eviterebbe comunque la gabbia. Glielo garantisce la famigerata legge ex Cirielli (uno dei tanti 'gradini' che Berlusconi ha messo in fila nella sua scalata all'impunità) in base alla quale per determinati reati non è prevista reclusione se il condannato ha superato i 70 anni di età, traguardo che il nostro Calisto ha superato proprio ieri: auguroni! E forse è proprio per la sicurezza di poterla sfangare in ogni caso che l'imputato Tanzi, durante il dibattimento di ieri in aula, si è concesso dichiarazioni di un'ipocrisia sconcertante: "Non ho mai ideato, non ho mai avuto la consapevolezza di aver architettato la grande truffa ai danni dei risparmiatori. Non ho mai pensato che ci fosse una diffusione così estesa di titoli nelle tasche di privati"
Così fosse, due sono le possibilità: Tanzi racconta cazzate, volendo far credere che tutto il marciume della vicenda Parmalat gli è passato sotto gli occhi senza che lui se ne accorgesse; oppure era veramente all'oscuro di tutto, ma questo significa che Parmalat è stata guidata per anni da un totale inetto al quale chiunque poteva accendere cerini sotto il culo senza che lui ne avesse il minimo sentore. In entrambi i casi meriterebbe la galera a prescindere dai garantismi della ex Cirielli. D'altro canto, se nei confronti dei cosidetti 'top manager' venisse introdotto il reato di manifesta incompetenza, ci sarebbe il rischio di doversi porre un'altra questione: ci sono abbastanza celle per tutti?
Chi volesse approfondire il significato ermetico dell'immagine si faccia un giro su BeppeGrillo.it
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